Ora nel cloud spunta il modello fai-da-te

Una ricerca di Ipanema Technologies e Orange Business Services evidenzia la preferenza dei Cio per le reti ibride. Vince il mix di rete Mpls-Vpn.

Una nuova ricerca realizzata da Ipanema Technologies e Orange Business Services sentendo 150 Cio rivela che il 66% delle imprese ha pianificato il passaggio a un ambiente cloud ibrido entro i prossimi quattro anni.
Lo studio ha evidenziato che per erogare le applicazioni aziendali la grande maggioranza sceglie il modello ibrido, intendendo combinare il cloud pubblico con i datacenter privati, rispetto a un 17% di aziende che pensa di appoggiarsi unicamente a quello pubblico e a un altro 17% che punta a un approccio interamente basato sul datacenter privato.

Mix di rete
Per supportare il modello cloud ibrido oltre il 63% delle aziende intervistate pensa di ricorrere a un mix di tradizionali reti aziendali basate su Mpls e di reti Vpn-Ip dai costi più accessibili.
Con una quota vicina al 70% di imprese che citano la riduzione dei costi come elemento primario per la scelta di un progetto cloud, la strategia di avvicinamento alle reti ibride emerge chiaramente come la strada privilegiata per tenere sotto controllo i budget It.

Meglio farlo in casa
Oltre il 50% delle aziende pensa di implementare e gestire internamente i progetti cloud, facendo ricorso al proprio reparto It.
Solamente il 31% sta pianificando il ricorso a strutture esterne per gestire il processo.

Entro la fine del 2012 il 50% delle aziende dovrebbe avere implementato un cloud privato, ossia un datacenter centrale completamente virtualizzato.

Quasi un terzo di queste lo ha già fatto, mentre un ulteriore 20% dovrebbe farlo entro i prossimi due anni.

La sicurezza è vista come l’ostacolo principale all’adozione del cloud, con il 58% degli intervistati che ritiene che i problemi di sicurezza abbiano impedito un’implementazione più generalizzata. Anche le prestazioni del modello cloud sono percepite come una sfida dal 39% del campione.

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