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OpenStack: ecco perché conviene

Torniamo a parlare di OpenStack, consapevoli che non sarà l’ultima volta, tanto il tema interessa i responsabili tecnologici delle aziende, che hanno fame di pareri e di opinioni che rassicurino sulle scelte da intraprendere. Il passo al cloud con OpenStack è di quelli centrali, pertanto qualsiasi punto di vista aggiuntivo non fa che accrescere in positivo la consapevolezza. Noi abbiamo approfittato della disponibilità di Radhesh Balakrishnan, General Manager di OpenStack presso Red Hat, per porre otto questioni chiave. Ecco quanto ci ha risposto

TCO: quanto sono reali le promesse di OpenStack in termini di risparmi?

La principale causa dei costi è il tempo. Noi stiamo investendo per consentire ai team operation di fare di più con meno sfruttando avanzati strumenti di orchestration e automation quali CloudForms e Ansible. L’uso di OpenStack in combinazione con questi tool può assicurare un’efficienza significativa, consentendo di risparmiare a mano a mano che l’uso del cloud aumenta. Mentre i clienti esplorano nuove tecnologie open source e comunitarie, diamo indicazioni sul modo in cui trarre vantaggio da queste risorse, oltre ad assicurare che soddisfino i loro requisiti di business. Red Hat OpenStack Platform è stata progettata per integrarsi con ecosistemi datacenter unici ed esistenti, oltre a offrire supporto enterprise e una vasta gamma di partner certificati. In questo modo i clienti possono beneficiare di un processo di integrazione semplificato, con costi e disagi minimi.

Che tipo di expertise e figure professionali sono necessari alle aziende che desiderano adottare OpenStack?

OpenStack offre svariati layer atti a soddisfare gli obiettivi di aziende e cloud operator. A livello base si basa su Linux; quindi, IT staff e operatori cloud devono avere una buona comprensione ed esperienza di Linux. A livello più evoluto, OpenStack offre una suite di API che permettono al personale più competente di usufruire di raccolta dati personalizzata, controllo delle risorse, sicurezza, e orchestration. Infine, Red Hat offre una gamma di servizi professionali, consulenza e soluzioni di training per supportare i clienti nel loro percorso verso il cloud.

Quali elementi della tecnologia enterprise vengono modificati da OpenStack?

Tutti gli elementi di un’infrastruttura corporate devono essere affrontati in modo diverso: rete, storage, elaborazione, sicurezza. Fermo restando che il cloud computing è un approccio e non una tecnologia, la piattaforma OpenStack è un abilitatore per questo approccio, che può essere adottato gradualmente o tutto insieme, se necessario. Standardizzando su un modello di cloud management e deployment, le imprese possono iniziare a disfare i silo creati intorno all’hardware e ai vendor associati. È incredibile come tali silo siano disallineati rispetto ai processi di business che dovrebbero supportare, e i guadagni in termini di efficienza qui possono essere significativi e duraturi.

OpenStack può ottimizzare gli investimenti tecnologici adottati in un’organizzazione?

OpenStack è diventato l’infrastructure consumption layer standard per molte applicazioni. Queste hanno diversi requisiti di storage, ed essere in grado di fornire una soluzione che soddisfa queste esigenza è fondamentale per garantire l’adozione di OpenStack come piattaforma cloud. È inoltre importante che le aziende che hanno fatto investimenti significativi in hardware storage siano in grado di sfruttarli per le loro implementazioni, mantenendo la possibilità di integrare nuove tecnologie storage, quali quelle hyper-converged, nel loro percorso.

Quale relazione c’è tra Openstack e business continuity?

Dalla sua nascita OpenStack affronta il disaster recovery e la business continuity, raggiungendo in alcuni casi, a seconda del software applicativo, l’obiettivo zero downtime. L’intento e il design sono quelli di supportare applicazioni cloud-enabled, e cioè quelle  progettate per scalare su diversi server, piuttosto che su server monolitici individuali. Quindi, per questo motivo, ridondanza e fault tolerance sono integrate direttamente nel design sia degli applicativi sia dell’infrastruttura sottostante. I risultati di questo progetto offrono applicazioni coerenti e disponibilità di dati, garantendo la business continuity. Inoltre, diverse funzionalità snapshot, backup, e ripristino sono incluse nel software dell’infrastruttura, fornendo la possibilità di integrare il cloud nelle policy di disaster recovery e backup esistenti.

L’architettura OpenStack è sicura? Le aziende devono prestare un’attenzione particolare in termini di sicurezza?

Vi sono due layer da considerare. Il primo è l’infrastruttura. Qui proteggere gli endpoint per i singoli servizi da attacchi noti tramite IPS e firewall sarà critico. Ugualmente critiche sono le prestazioni che le soluzioni di sicurezza saranno in grado di raggiungere in termini di velocità e traffico. Red Hat è sempre molto attenta alla sicurezza nei suoi prodotti e la OpenStack platform non fa eccezione.

Openstack e DevOps: quale il rapporto?

Un numero crescente di aziende sta realizzando private cloud per offrire infrastrutture scalabili e moderne, pur mantenendo sicurezza e controllo. Secondo nostro il sondaggio  Global Customer Tech Outlook 2016, le implementazioni private cloud supereranno quelle public cloud di sei volte. Inoltre, i team di sviluppo stanno cercando di semplificare la creazione e l’implementazione di nuove applicazioni cloud-native, mentre l’IT leadership cerca di soddisfare le domande di business con l’automazione cloud-based. L’approccio DevOps incrementa l’agilità di business tramite collaboration, comunicazione e integrazione con team diversi in azienda. La Red Hat OpenStack Platform sta diventando il gold standard per implementazioni OpenStack su larga scala. Centinaia di implementazioni e ancor più numerosi proof-of-concept sono in corso, e nel settore ICT, un ecosistema sta lavorando  per implementazioni network functions virtualization (NFV) e software-defined networking (SDN).

Riassumendo, perché OpenStack è così importante per un’azienda che sta prendendo in considerazione il cloud?

L’It deve reagire sempre più rapidamente alle crescenti domande dei clienti e, al fine di soddisfare i requisiti degli utenti finali, si rivolge ai private cloud Infrastructure-as-a-Service (IaaS) per la loro capacità di implementare e scalare rapidamente l’infrastruttura. Ma non tutti i cloud soddisfano la domanda di ambienti production-scale o sono in grado di rispettare gli standard di performance, scalabilità e sicurezza. La nostra OpenStack Platform lo fa. Si tratta di una piattaforma production-ready che assicura i più elevati livelli di prestazioni OpenStack e gestione unificata cloud, garantendo al contempo il supporto e l’interoperabilità grazie a un design co-ingegnerizzato innovativo e al modello di sviluppo basato sulla community. Rappresenta inoltre una soluzione scalabile per il settore delle telecomunicazioni e la loro esigenza di Network Functions Virtualization (NFV). Red Hat integra queste funzionalità, certificazione e supporto in un’unica offerta, insieme al più esteso ecosistema di partner certificati per soddisfare le esigenze dei clienti. Infine, offre accesso integrato all’intero stack di soluzioni cloud, compresa la nota soluzione storage Red Hat Ceph Storage, l’ambiente di sviluppo applicativo container-based Red Hat OpenShift, l’infrastruttura di virtualizzazione “mode 1” Red Hat Enterprise Virtualization, e lifecycle management con Red Hat Satellite.

 

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