Opengate Group: la replica di Stefano Perboni

L’amministratore delegato della società di Malnate non ci sta e ribatte alle sferzanti parole di Cuzari. “Ma quale finanza straordinaria, dietro c’è un piano industriale”

20 dicembre 2002 La replica di Opengate Group alle parole di Maurizio Cuzari arriva direttamente da Stefano Perboni, l’amministratore delegato della società di Malnate. “L’operazione – precisa subito con tono pacato Perboni – nasce sotto una logica industriale”. Un piano ben preciso guida l’unione fra le due società. “Non si tratta di una diversificazione o di finanza straordinaria, ma di integrazione a monte con chi produce e chi ha un sistema distributivo”. Il mestiere del distributore, è il ragionamento dell’amministratore delegato di Opengate Group, è povero di margini. “Se ci si fossilizza si genera poco valore ma se si costruiscono nuovi prodotti o servizi la situazione cambia”. Per questo la società varesina ha scelto l’unione con Laserline che possiede la tecnologia dei sistemi di identificazione che hanno un forte contenuto hardware e software. “L’It è un mondo di convergenza e anche il settore dove opera Laserline converge verso l’It” . Perboni parla di tecnologie in radiofrequenza che garantiscono una maggiore sicurezza, di servizi che possono dare valore aggiunto e ribadisce di continuo che tutto questo fa parte di un preciso “piano industriale”.

Forse non comunicato correttamente al mercato?

“La comunicazione finanziaria ha tempi molto più rapidi rispetto a quella che precisa gli aspetti del business. Ma ovviamente questo è un percorso che dobbiamo fare”. Integrare il business e dare valore alla distribuzione è la strada scelta da Opengate Group che non ha la minima intenzione di cedere la parte distributiva. “Stia certo – afferma sicuro Perboni – che fra sei mesi nessuno si prenderà la distribuzione It. Abbiamo già spiegato che vogliamo recuperare posizioni soprattutto in termini di bontà del business e i dati dei primi mesi del nostro esercizio confermano una netta inversione di tendenza”. Il 2003 si preannuncia molto interessante.

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