Olidata corre in Borsa. E nessuno sa perché

Il titolo è protagonista di una ottima performance. Ma neanche la società ne conosce il motivo

Coinvolta nella brutta giornata di Borsa, Olidata perde in questo momento l’1,3%. Una piccola battuta d’arresto per un titolo che nell’ultimo anno ha guadagnato il 34,7%, negli ultimi sei mesi il 55,7% e nell’ultimo mese il 45,3%.

Un andamento che non si giustifica né con l’andamento della società né certo con le vendite di pc dove Olidata comunque sta ottenendo buoni risultati.

Il mistero permane anche dalle parti di Pievesestina, dove ha sede la società, da dove qualche giorno fa è partito un comunicato secondo il quale “con riferimento all’andamento rialzista del titolo comunica quanto segue:
la società non è a conoscenza di novità e/o eventi che nell’immediato possano avere impatto
rilevante sull’andamento della stessa e sulla composizione societaria/azionaria.
Si conferma per l’ultimo trimestre del 2006 un calo della redditività già evidenziato nel terzo
trimestre dovuto a investimenti su nuovi prodotti ed a strategie di acquisizione di market share nei
mercati consumer, Pubblica amministrazione ed home entertainement.
Altresì si confermano le strategie già indicate nelle relazioni di bilancio trimestrali ed il
proseguimento di espansione sul mercato europeo con la prossima apertura della filiale spagnola,
nonché la progettazione e realizzazione di un nuovo apparato da commercializzare a partire da
settembre 2007 nell’ambito home con estensioni verso il service on demand e la Iptv”
.
Parole che avrebbero dovuto fermare la corsa del titolo che invece continua.
Il grafico del titolo è eloquente.
Dai 3 euro del 2002 il titolo scende a un euro nel gennaio 2003. Un valore, che con lievi oscillazioni tiene per gli anni successivi con volumi di scambi modesti. In novembre-dicembre 2006 raramente Olidata supera i centomila pezzi scambiati, mentre la media degli ultimi tre mesi è di 460.000 pezzi con una picco del 20 febbraio quando sono passati di mano quasi 2,5 milioni di azioni.

Il mistero continua.

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