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L’Ocse vuole un confronto globale sulla governance dei dati

Il Comitato dell’Ocse per la politica dell’economia digitale, che è da tempo in prima linea nel lavoro di politica globale sulla governance dei dati, ha deciso di condurre ulteriori lavori ed esaminare la possibilità di sviluppare, in via prioritaria, orientamenti politici di alto livello per l’accesso del governo a dati personali detenuti dal settore privato.
Il 22 dicembre 2020 ha emesso una dichiarazione che riflette le sue opinioni e le preoccupazioni relative a questo problema e i piani per il prossimo futuro.

La digitalizzazione continua a trasformare le economie e le società dell’OCSE e oltre, evidenziando la crescente importanza della raccolta, dell’accesso, della condivisione e dell’utilizzo dei dati, garantendo al contempo la necessaria protezione dei diritti individuali. La governance dei dati riguarda tutti i settori dell’economia che comprendono questioni sociali, culturali, tecniche e legali.
Stabilire fiducia e ridurre al minimo le interruzioni nei flussi di dati è un fattore fondamentale per cogliere i vantaggi della digitalizzazione.

La dichiarazione del Consiglio dei ministri dell’OCSE del 2020 riconosce il potenziale di trasformazione dell’economia digitale garantendo il libero flusso dei dati con fiducia, una dinamica ulteriormente sottolineata dal ruolo dei dati per la ripresa dalla crisi COVID-19.

La governance dei dati e la privacy sono stati a lungo al centro del lavoro del Comitato per la politica sull’economia digitale, che si è riflesso più recentemente nella creazione di un apposito gruppo di lavoro sulla governance dei dati e sulla privacy (WPDGP) che si basa sulla leadership storica dell’OCSE in queste aree.

Nel contesto della recente revisione dell’attuazione delle linee guida sulla privacy dell’OCSE del 1980, come riviste nel 2013 , il WPDGP ha identificato l’accesso del governo non vincolato e sproporzionato ai dati personali detenuti dal settore privato come una questione cruciale per la governance dei dati e la protezione delle persone diritti e come potenziale barriera per consentire il libero flusso di dati con fiducia.

Data la natura globalmente interconnessa dell’economia digitale, il Comitato ha sollevato preoccupazioni circa le pratiche governative che non riescono a preservare la fiducia, in particolare attraverso requisiti non vincolati, irragionevoli o sproporzionati da parte dei governi che obbligano l’accesso ai dati personali detenuti dal settore privato.

Il Comitato ha anche espresso preoccupazione per il fatto che l’assenza di principi comuni per un accesso governativo affidabile ai dati personali possa portare a restrizioni indebite sui flussi di dati con conseguenze economiche negative.

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Il Comitato ha concluso che lavorare per un accesso governativo affidabile ai dati personali detenuti dal settore privato è una priorità urgente che richiede un’ulteriore collaborazione internazionale. Il Comitato ha rilevato la forza dell’OCSE come forum per promuovere la discussione e la collaborazione tra paesi che la pensano allo stesso modo.

Tenendo presente ciò e in linea con il suo mandato e la sua competenza, il Comitato ha deciso di svolgere ulteriori lavori per approfondire la comprensione degli approcci nei paesi OCSE e per esaminare la possibilità di sviluppare, in via prioritaria, uno strumento che definisca principi o orientamenti politici per un accesso governativo affidabile ai dati personali detenuti dal settore privato.

Tale lavoro riunirebbe ed elaborerebbe una serie di buone pratiche e garanzie legali comuni e coerenti provenienti da tutti i paesi OCSE per conciliare al meglio le esigenze di applicazione della legge e di sicurezza nazionale per i dati con la protezione dei diritti individuali.

Queste possono includere salvaguardie relative alle basi legali su cui i governi possono obbligare l’accesso ai dati personali; requisiti che l’accesso soddisfino scopi legittimi e sia attuato in modo necessario e proporzionato; trasparenza; approvazioni e vincoli posti all’accesso del governo; limitazioni al trattamento dei dati personali acquisiti, comprese garanzie di riservatezza, integrità e disponibilità; supervisione indipendente; ed efficace riparazione. Tali garanzie e la loro applicazione faciliterebbero la promozione e la protezione della libera circolazione dei dati con fiducia.

A tal fine, il Comitato ha deciso di convocare un gruppo di redazione composto da rappresentanti governativi ed esperti nominati, anche dalle forze dell’ordine e dalle agenzie di sicurezza nazionale.

Il gruppo di redazione inizierà i suoi lavori all’inizio del 2021 e svilupperà una proposta per l’esame del Comitato, in vista di una sua ulteriore elaborazione, in consultazione con altri comitati OCSE competenti, e trasmessa al Consiglio il prima possibile in seguito.

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