Forte di un 2009 di crescita il gruppo fiorentino specializzato in servizi tecnologici in outsourcing ha tracciato le linee guida 2010-2012.
In pieno consolidamento dopo la fase di espansione che ha caratterizzato gli ultimi anni, Bassilichi si prepara alla quotazione in Borsa, attesa nel medio periodo. Specializzata nel Business process outsourcing la realtà italiana ha presentato i dati di bilancio portando a casa un fatturato 2009 di 223,3 milioni di euro anche grazie alle controllate Consorzio Triveneto, Krene, Alfa Elettronica e Secur B. E se l’incremento di fatturato superiore al 20% rispetto ai 185,8 milioni di euro riportati nel 2008 ha senz’altro beneficiato del consolidato, c’è da dire che i risultati della sola Bassilichi confermano una realtà in forte crescita.
La capogruppo, infatti, ha realizzato ricavi netti per 207,5 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto ai 185,2 milioni riportati nell’esercizio precedente. Anche il margine operativo lordo è passato da 13,4 a 14,3 milioni di euro attestandosi sopra i 7 punti percentuali di crescita.
Ora, gli obiettivi prefissati parlano di integrazione delle strutture, ottimizzazione dei processi, realizzazione delle attività necessarie in vista di Piazza Affari.
Non a caso, le linee strategiche messe a punto con Bain & Company Italy e confermate per il triennio 2010-2012, raccomandano il rafforzamento della posizione del Gruppo nell’outsourcing dei processi relativi a monetica e back office, che contribuiscono rispettivamente per il 36,4% e il 9,7% al fatturato prodotto.
Così, oltre allo sviluppo di clienti strategici e a un percorso di crescita esterna attraverso nuove acquisizioni, per l’ingresso nel contesto internazionale la realtà toscana ritiene fondamentale la ricerca di un partner strategico al fine di catturare nuove opportunità e mitigare i rischi legati alla disciplina che sottende all’area unica dei pagamenti in euro (Sepa). Al fine di arrivare entro il 2012 con un fatturato stimato superiore ai 284 milioni di euro, Bassilichi continuerà anche il processo di penetrazione di industry ritenute interessanti come gaming, Gdo e petrol e un graduale avvio del programma d’interventi finalizzati a un’offerta pubblica iniziale.
