Nuovi tagli in vista per Siemens

Per il colosso tedesco il perdurare della crisi nel comparto Tlc dovrebbe tradursi in un ulteriore riduzione del numero di dipendenti nell’ordine delle 4.700 unità. Le perdite più pesanti, ancora una volta, nel comparto rete fissa

7 agosto 2002 La crisi nel settore delle
telecomunicazioni non accenna a ridimensionarsi e con essa i licenziamenti
decisi da Siemens. L’operatore tedesco ha, infatti, annunciato una nuova
riduzione che, questa volta, qualora non dovessero scorgersi cenni di ripresa,
riguarderà 4.700 dipendenti, 4mila dei
quali impiegati nella divisione rete fissa, i rimanenti in quella mobile. Il
tutto in aggiunta ai 10mila licenziamenti già attuati nel corso del 2001
e ai 6.500 annunciati all’inizio di quest’anno. L’operatore tedesco rimane
comunque pessimista sul futuro del proprio mercato di riferimento e conferma
l’impressione che se di ripresa si potrà parlare, sarà solo fra 12/18 mesi.
Ma a
sorprendere sono soprattutto le riduzioni annunciate nella divisione mobile di
Siemen, specie in vista di una ripresa che gli analisti di mercato attendono per non
più tardi della seconda metà di quest’anno, grazie al diffondersi di nuovi
servizi, Mms in primis. Ma a ben guardare, gli ultimi risultati resi noti
dal vendor non sono poi così incoraggianti neanche nel comparto dei telefoni
cellulari. Se al termine del terzo trimestre le vendite riguardanti la rete
fissa sono crollate del 30,6%, fino a toccare quota 2,2 miliardi di euro, e gli
ordini sono diminuiti del 29%, nelle operation mobili le cose non sono andate
meglio. Anche qui le vendite sono diminuite dell’1,5%, fino a quota 2,5 miliardi
di euro, e gli ordini si sono ridotti del 19%.

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