Nostalgia del passato e attese per il futuro

Il numero 100 di Computer Dealer & Var corrisponde agli ultimi dieci anni di storia del nostro settore. Gli addetti ai lavori tirano le somme e testimoniano che…

In questi ultimi dieci anni il mercato dei semiconduttori è cambiato in maniera notevole sia per quanto riguarda le tecnologie che per i player. Amd ha attraversato questo periodo partecipando, con i propri componenti, ai mercati delle memorie Eprom e Flash, del networking, delle telecomunicazioni, dei componenti programmabili; all’importantissimo mercato delle Cpu per pc e delle applicazioni Embedded e ad altri mercati più di nicchia, ottenendo sempre successi notevoli.
Negli ultimi tre anni, la società ha subito una trasformazione profonda e si è focalizzata su due segmenti di mercato: quello dei personal computer sviluppando e producendo microprocessori all’avanguardia tecnologica e prestazionale quali Amd Athlon e Amd Duron; il segmento delle memorie Flash che vengono utilizzate dai maggiori produttori di telefonia quali Ericsson, Nokia, Alcatel e molti altri e in moltissime altre applicazioni quali automotive, set top box e così via. Il nostro successo in questi ultimi dieci anni è dovuto non solo a qualità, affidabilità e prestazioni, messaggi che la stampa di settore ha sempre prontamente recepiti e diffusi, ma anche dall’attenzione e professionalità del canale nei riguardi dei nostri prodotti.
Vincenzo Pistillo, regional marketing manager South Europe Amd




Ritengo che negli ultimi 10 anni il mercato informatico abbia avuto enormi cambiamenti tecnologici. Naturalmente l’internetworking ha avuto una forte componente in tale processo e il mercato It ha acquisito maggiore dinamicità ed entusiasmo.
Nel mercato degli Ups, Apc ha rivoluzionato l’approccio alla “protezione” introducendo piccoli Ups collegati in rete al posto delle enormi Ups-batterie presenti nei datacenter di 10 anni fa.
Giuseppe Candito, European program manager distribution channel Apc




Il 12 agosto del 1981, Don Estridge – un mio collega alla lontana, visto che all’epoca lavoravo in Ibm – annunciava ufficialmente alla stampa, dal laboratorio di Boca Raton in Florida, la nascita del pc. Un avvenimento che, analizzato a posteriori, ha profondamente cambiato l’andamento del mercato, e ha inciso in modo significativo sull’evoluzione del canale distributivo. Fino a quel momento, infatti, le soluzioni erano tipicamente monomarca: tutto dello stesso produttore, dall’unità centrale alla stampante, per esigenze di compatibilità, visto che nella maggior parte dei casi si trattava di soluzioni proprietarie.
A partire dal 1981, invece, la standardizzazione dei componenti voluta da Estridge ha spalancato la porta alle terze parti, e il successo di queste ultime ha aperto la strada a distributori e rivenditori indipendenti.
Certo, guardando alla complessità del canale nel 2001, a pochi può venire in mente che tutto questo è partito da un pc con 64 kilobyte di memoria Ram, due floppy drive da 5”1/2 che facevano lo stesso rumore di un tritacarne e un video a fosfori verdi con i pixel grossi come noccioline, che costava “solo” 7 milioni di lire. Ma questa, ormai, è storia.
Se ci pensiamo bene, tra l’altro, alla data di nascita del 1981 corrisponde quella della maggiore età del 1999, e l’euforia della new economy – che proprio nel 1999 ha trovato il suo apice, con l’apertura del nuovo mercato alla Borsa di Milano e le prime quotazioni multimiliardarie – somiglia tanto alla sbronza dei diciottenni che festeggiano il raggiungimento dell’indipendenza dai genitori.
Solo che, dopo la sbronza, di solito arriva un terribile cerchio alla testa, proprio come alle aziende della new economy. Ma questo, purtroppo, non sembra passare con una semplice aspirina…
Alessandro Limardo, amministratore delegato Azlan




In dieci anni il mondo dell’informatica è cambiato molto ma non come e quanto abbiamo spesso raccontato, scritto e letto. Attraverso la lente deformata dell’informatica fatta solo di zero/uno, sì/no, nero/bianco, aperto/chiuso siamo portati ad osservare il mondo reale come fosse digitale. Mainframe no, client- server sì; pc no, network computer sì; client- server no, Internet sì. Troppo semplice per essere vero.
La realtà infatti è fortemente, ostinatamente analogica, complessa, diversa, difficile da cogliere e da descrivere. E segue una legge di natura: l’evoluzione attraverso il costante miglioramento ha sempre la meglio sulle rivoluzioni convulse. Anche se queste, nel breve periodo, sembrano poter stravolgere tutti gli equilibri.
Nell’It degli ultimi dieci anni si è venuta progressivamente a creare una eterogeneità e, di conseguenza, complessità che hanno molto di questo mondo analogico. L’It si è evoluta senza rivoluzionare se stessa. I mainframe sono ancora fra noi più potenti che mai interconnessi a una buona e variegata compagnia, le forze di vendita delle multinazionali non hanno sopraffatto il canale indiretto. Sono due semplici testimonianze della maturità raggiunta dal mercato e del buon senso degli utenti.
Sopravvivere e prosperare per dieci anni nel panorama editoriale del nostro settore significa avere compreso queste semplici dinamiche. Molte pubblicazioni, troppo di tendenza, modaiole e opportuniste si sono invariabilmente perse per strada.
Buon decimo compleanno Cd&V
Carlo Cecchi, Vp public relations Emea Computer Associates




La tecnologia è sempre in evoluzione e gli ultimi anni lo hanno sicuramente confermato, siamo passati dall’analogico al digitale Isdn per poi approdare ad xDsl, fibre ottiche e wireless. All’interno di un mercato in così veloce trasformazione è importante essere sempre aggiornati per soddisfare tutte le richieste provenienti dai clienti.
Fedra Paganoni, marketing manager Med Eicon Networks




In 10 anni l’Information Technology ha anticipato e assecondato le scelte strategiche e organizzative delle aziende. Dall’approccio centralizzato e monolitico simbolizzato dai mainframe, alla distribuzione dei sistemi per portare flessibilità, servizio e time to market vicino al cliente, rappresentato dal personal computer. Oggi il campo d’azione è globale, i tempi sono ristretti, la dinamica imprevedibile e l’informazione corretta in tempo utile, al posto giusto, è un vantaggio competitivo critico.
Le aziende riescono a gestire questo contesto, senza un aumento esponenziale dei costi It, con l’impiego di infrastrutture che consolidano i dati dispersi nei server, in sistemi di enterprise storage supportati da funzionalità avanzate di data management. Questa diventerà una scelta possibile anche per le aziende che decidono di terziarizzare l’It attraverso i servizi Asp, beneficiando quindi delle economie di scala. La partnership con system integrator e Var apre nuove opportunità su queste tecnologie e sui servizi relativi, per lo meno con quei vendor che intendono focalizzarsi sull’offerta tecnologica e non estendersi anche sul versante dei servizi.
Ennio Carraro, responsabile vendite di canale di Emc Italia




Ci sono voluti 10 anni per passare dai 33 MHz del processore Intel 486 Dx (anno 1990) ai 1000 MHz del processore Intel Pentium III (anno 2000) e un solo anno per rompere la barriera dei 2000 MHz con il processore Intel Pentium 4.
Se la rapidità dei cambiamenti dell’ultima decade ci ha impressionato, proviamo per un istante a immaginare che cosa ci può riservare il futuro.
Dario Bucci, amministratore delegato Intel Italia




Sono convinto che nei passati 10 anni del settore It abbiamo vissuto esperienze limitate rispetto a quello che il futuro ci sta riservando. La globalizzazione dei mercati nel lungo periodo e l’europeizzazione nel più breve ci forzeranno a una forte competizione e a una selezione genetica che ridurrà via via il numero dei concorrenti in lizza. Anche se nuove società si affacceranno sul settore a insidiare i sopravvissuti, solo i più forti, che offriranno i prodotti più innovativi al prezzo adeguato e con un servizio al di sopra della media, sono destinati ad affermarsi nel nuovo millennio in un contesto di mercato che vedrà l’It divenire il serbatoio più importante di merci e servizi per il consumer. Con questa prospettiva Logitech sta già lavorando per riservarsi un posto da protagonista nei suoi settori di competenza. Tra operatori ci diciamo sempre che il nostro Paese è “differente” e quindi i vari magazine d’oltralpe e tantomeno quelli d’oltremare non aiutano molto a interpretare il mercato domestico. Computer Dealer & Var (e la sua versione Internet) è sicuramente un valido strumento per cogliere le mutazioni e le tendenze in atto del settore in Italia.
Carlo Altichieri, general manager Logitech Italia




Computer Dealer & Var: 10 anni di storia dell’It. I prodotti di punta di Microsoft alla nascita della rivista erano Ms Dos 4.0, Windows 3.0 e veniva annunciato un nuovo linguaggio di sviluppo: il Visual Basic. La distribuzione dei prodotti software avveniva su floppy disk, essendo ancora una questione fisica mentre oggi avviene tramite Cd/Dvd e la vendita del software si è evoluta in vendita delle licenze. In alternativa prodotti, aggiornamenti e patch si scaricano dalla rete in pochi minuti. Il futuro? Software come servizio attraverso gli Asp e la disponibilità di Web Service applicativi accessibili in rete da parte di chiunque.
Rossano Ziveri, direttore divisione Smb Microsoft




Che dire degli ultimi 10 anni? Dieci anni fa mi divertivo ancora, lavorando, grande privilegio e privilegio di pochi. Ora mi diverto molto meno: troppe tensioni, velocità esagerata, esasperazione di ogni aspetto al contorno del rapporto fra produttore-distributore-Var-cliente. Il nostro ruolo è molto cambiato e cambierà ancora, ma non è detto che il cambiamento porterà benefici per tutti. La selezione sarà forte e sopravvivrà non chi, come dicono in molti, sarà capace di cavalcare i cambiamenti, ma chi riuscirà a entrare fattivamente nel meccanismo del cambiamento stesso.
Computer Dealer & Var ha avuto il pregio, in questi anni, di darci uno spaccato vivo e obiettivo del nostro mondo, puntando l’attenzione su argomenti non solo tecnici, sicuramente importanti, ma anche organizzativi e decisionali, sempre più decisivi nel presente e nel futuro dell’It.
Carlo Gastaldi, presidente One Team




Abbiamo appena attraversato un momento di grandi euforie e di grandi disillusioni ma un elemento rimane chiaro e forte: la rete non è solo tecnologie, è soprattutto relazioni.
Chi riuscirà meglio degli altri è chi saprà costruire, far crescere e consolidare la propria rete di relazioni.
Chi saprà collaborare costruendo soluzioni, prodotti, servizi, basati sulla complementarietà delle competenze avrà grandi opportunità di crescita nel business dei prossimi anni.
I clienti ci affidano la costruzione dei loro sistemi informativi, quindi di un bene preziosissimo che va gestito e protetto perché proteggendo l’informazione proteggiamo le imprese che su di esse fondano la propria competitività.
Nessuno può riuscire da solo in un compito tanto delicato e complesso.
La rete sarà lo strumento che permetterà di creare nuovi modi di collaborare tra terze parti, fornitori e clienti, aprendo la strada a nuovi servizi fino a ieri difficili da concepire.
Noi ci stiamo mettendo l’anima.
Gigi Tagliapietra, amministratore delegato Siosistemi




Se mi chiedete cos’è cambiato in questi ultimi 10 anni potrei dire molto, tanto ma forse nulla, nel senso che la tecnologia s’è grandemente evoluta ed i mercati fortemente espansi ma in fondo credo che il tutto venga fatto dagli uomini e che alla fine quest’ultimi sono più o meno gli stessi, magari con una casacca diversa ma sempre alle prese con le medesime problematiche (mercati e clienti finali) certamente più saggi in quanto le cicatrici di questi anni ci ricordano i nostri errori ma anche più stressati in quanto gli strumenti a nostra disposizione sono molti di più, ma spesso manca il tempo per usarli correttamente (basti pensare all’abuso delle mail o del telefonino per non parlare dei survey, report e trend di mercato).
In questo contesto svanisce il vantaggio competitivo di poter disporre di uno strumento, pur valido finché si vuole, se non lo si riesce a gestire nella giusta maniera. Ecco quindi che Strhold evolvendosi da semplice distributore di Mini computer a Distributore a valore aggiunto nell’area software infrastrutturale si è via via rinforzata negli anni con maggiori professionalità ed attenzioni nell’area marketing onde poter gestire queste opportunità, sia per identificare nuovi prodotti ma anche per migliorare la comunicazione verso i propri clienti. Per far questo ci si è resi presto conto che non era possibile far tutto in casa (riesce solo alla Ferrari) ma che se si vuole crescere mantenendo la propria caratterizzazione bisogna concentrarsi su quello che si è bravi a fare e noi siamo bravi ad affiancare e supportare i rivenditori che desiderino investire nelle nuove opportunità che il mercato offre (oggi Application broker, Asp, Integration tools, Bi etc).
Indispensabile poter contare su partner qualificati sui quali riporre la massima fiducia per una fattiva collaborazione ed è proprio per questo che anche nell’era della new economy credo ancora nella carta stampata (di qualità) e soprattutto in una testata come la vostra con la quale collaboro da anni proprio in quanto ha sempre saputo affiancarsi a Strhold e suggerire nuove modalità e forme di comunicazione.
Ritengo inoltre Cd&V tra le poche riviste ad avere un reale pubblico di aziende e professionisti che non solo fanno parte della “lista” ma che sono disposti a ritagliarsi qualche momento per leggerne i contenuti in quanto mai scontati o superficiali e soprattutto al passo con gli eventi.
Marco Colli, marketing & business manager Strhold




Il settore dell’Ict in questi 10 anni… bella domanda! Ormai non possiamo più parlare d’un mercato in rapida evoluzione, ma d’una vera e propria “centrifuga” che nel giro di dieci anni ha completamente ribaltato strategie di mercato e modelli di business. Sarebbe persino superfluo cercare di riassumere in poche righe la rivoluzione di Internet in tutti i campi (non ultimo quello della distribuzione), l’esplosione delle aziende dot-com, l’e-business e il correlato, esponenziale incremento delle esigenze di sicurezza informatica (di cui ci occupiamo alla Symantec), che va di pari passo con l’affinarsi delle astuzie degli “intrusi”. Per esprimere tutto ciò in una battuta, dato che festeggiamo il decennale di una testata giornalistica, direi che – per capire la portata dello sviluppo dell’Ict in questi anni – basterebbe dare un’occhiata a quanto le nuove tecnologie siano uscite dallo stretto ambito della stampa specializzata, conquistando sovente l’onore delle cronache dei quotidiani nazionali ed alimentando inserti, speciali, magazine… Da “addetta ai lavori” di questo settore, non posso che augurarmi che questo sviluppo prosegua a tali ritmi; prospettiva su cui comunque non ci sono molti dubbi, date le sempre più rilevanti funzioni di gestione aziendale amministrate da applicazioni informatiche. A Cd&V auguro dunque di saper “cavalcare la tigre” dell’evoluzione tecnologica nel commercio, indicando la strada del cambiamento con l’abituale lucidità e puntualità per altri 10 anni e… di poterci ritrovare qui a fare un nuovo bilancio positivo nel 2011!
Francesca Giudice, country manager Symantec Italia




In questi cento numeri tanti pixel sono passati sullo schermo. La grande “cosa” che non esisteva cento numeri fa e che esiste oggi è il Web. Il Web vuol dire, da quando è nato, informazione, ma ormai tutti sanno che il Web è diventato e-commerce “mainstream”, ed infatti la stragrande maggioranza dei clienti di Tech Data oggi compera con regolarità via Web.
Non ci possiamo però fermare qui. Quello che ieri era innovazione domani sarà banale e consolidato. La frontiera si sta spostando verso gli Sms e l’Umts, verso i Crm e la “total salesforce automation”, verso il co-marketing via Web in opposizione allo “splendido isolamento”, verso i marketplace e il “narrowcasting”, o magari addirittura il “singlecasting”, ovvero il costruire un negozio su misura per ogni singolo cliente.
Sempre di più possedere queste tecnologie al proprio interno, e in aggiunta creare esternamente all’azienda l’ambiente giusto per le giuste collaborazioni tra i tanti attori di questo mercato (dealer e distributore, end user e distributore passando attraverso il dealer, dealer e vendor passando attraverso il distributore e così via) sarà vitale per il successo di un futuro ormai prossimo. Insomma la catena del valore non si è accorciata… Comunque buon compleanno Computer Dealer & Var!
Primo Bonacina, managing director sales and marketing Tech Data Italia




Dieci anni fa, i virus erano pochissimi. Un argomento trattato solo dalla stampa specializzata. Computer Dealer & Var ha da sempre guardato alle opportunità di business da offrire alla valutazione dei suoi lettori. Con soddisfazione pertanto sottolineiamo la forte attenzione al software di sicurezza, quale business profittevole con un’ampia prospettiva di crescita.
Claus Rønning, general manager Trend Micro South Europe

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