Nonostante la crisi, Dell continua a crescere a due digit

La società ha chiuso l’esercizio 2003 (concluso il 31 gennaio) con 35,5 miliardi di dollari di fatturato (+13,6%) e con 2,12 miliardi di utili netti.

14 febbraio 2003 In un mercato mondiale dei pc con crescita vicina allo zero, Dell prosegue la sua corsa con trend invidiabili, dimostrando sempre più la valenza del proprio modello di vendita diretta e con un approccio built-to-order. Grazie a un quarto trimestre che è aumentato del 21%, avendo raggiunto un fatturato di 9,7 miliardi di dollari, i vendor ha chiuso l’esercizio 2003/2002 (concluso il 31 gennaio scorso) con 35,4 miliardi di dollari di fatturato, che si confrontano con i 31,2 dell’esercizio precedente, e con utili netti per 2,12 miliardi. Queste performance fanno di Dell il primo vendor di pc in Usa (con il 30% di market share), il secondo nel mondo e in Europa (dove ha una quota del 9,7%).

In Italia, che rappresenta il quarto Paese europeo per importanza per la società, sono in atto un po’ di movimenti riorganizzativi, per cercare di incrementare maggiormente l’attività. Infatti, il nuovo direttore generale Niculae Cantuniar (in carica dall’estate scorsa), ora guiderà anche la struttura che da Montpellier seguiva l’Italia ed era deputata ad avviare contatti telefonici con le Pmi (sotto i 200 dipendenti) e il consumer, mentre la filiale si occupava solo delle società medio-grandi. Il manager ha, in effetti, ammesso che le Pmi, che costituiscono il tessuto produttivo più importante del nostro Paese, devono essere seguite con particolare attenzione per comprenderne i problemi, per cui ha avviato in Italia un team di 12 persone che ogni giorno ha l’input di visitare un certo numero di Pmi, per capire le esigenze del management e quindi adeguarne l’offerta. L’approccio telefonico di Montpellier rimarrà per il consumer e per le aziende molto piccole.

Riguardo ai commenti sul fatto che Dell diminuirà le spese in R&D, perché si appoggerà sempre più all’attività di ricerca svolta dai partner tecnologici, in particolare Intel e Microsoft, il manager ha affermato che effettivamente, dato il modello di business adottato, (che fa leva sugli standard e che praticamente ogni tre giorni genera un avvincendamento delle scorte di magazzino), Dell è in grado di rilasciare immediatamente, dopo ogni nuovo annuncio, prodotti dotati dell’ultima tecnologia. Al 95% l’offerta Dell è improntata su Microsoft, ma contemporaneamente rimane il commitment su Linux.

Nel presentare l’andamento della filiale italiana, Cantunier è stato piuttosto sul vago, in quanto per policy aziendale non può rilasciare i dati. Ha, tuttavia, affermato che la società è cresciuta in modo significativo. Sollecitato a commentare i dati sui vendor di pc rilasciati da Sirmi, che li danno in forte calo, ha affermato che in realtà molto probabailmente non sono state conteggiate le vendite di pc effettuate per l’Italia da Montpellier. Secondo Idc, infatti, nel mercato dei pc per il 2002, Dell risulta al decimo posto con quasi 98mila unità vendute, pari a una crescita dell’11% sul 2001.
Per il nuovo esercizio in corso, il manager si propone di proseguire con risultati in crescita, focalizzandosi con particolare attenzione su aree come le grandi e medie aziende, la Pubblica amministrazione, dove peraltro ha dedicato una unit affidata a Massimo Turbini, (nuovo arrivato in Dell dopo aver maturato una vasta esperienza in realtà come Compaq e Hp). Per quanto riguarda l’area server, storage e servizi, continuerà l’alleanza con i partner strategici Emc, Intel e Microsoft, mentre si è conclusa l’alleanza con Cisco e con Ibm.

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