Nokia dimentica la crisi

Il vendor finlandese conferma sia le previsioni sul Q2 in corso, sia quelle riferite ai risultati di fine anno e annuncia l’inizio della fine del downturn che da tempo caratterizza il mercato di riferimento

19 luglio 2002 Utili e vendite di fine
anno fiscale in linea con le previsioni per Nokia. Lo ha annunciato lo stesso
vendor finlandese, numero uno al mondo nel mercato dei produttori di
apparecchiature cellulari che, per il secondo trimestre in corso, ha confermato
di attendersi una crescita compresa fra il 3 e i 10% nelle vendite dei propri
cellulari. Tra gli 0,79 e gli 0,84 euro per azione gli utili pro forma attesi a
fine 2002 su un totale di 400 milioni di unità commercializzate nell’anno in
corso. Il tutto nonostante il calo della domanda che continua a
caratterizzare il mercato. Ma non è tutto. Entro la fine del secondo
quarter la società avrebbe, infatti, fissato l’arresto dell’emorragia che, nell’ultimo anno e mezzo, ha caratterizzato l’industria mobile, anche se ciò
non significa la fine di tutti i problemi per il mercato di riferimento. Stando
a Nokia, per la prima volta da oltre un anno, le unità
commercializzate in tutto il mondo sarebbero cresciute del 4% sia trimestre su
trimestre, sia anno su anno, fino a raggiungere quota 93 milioni. Un dato
estremamente positivo, quest’ultimo, anche se vanificato – in termini di
guadagni – per i vendor che si sono visti costretti a ridurre notevolmente i
prezzi dei propri dispositivi, anche di nuova generazione, per incentivare la
domanda degli utenti finali.

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