La commissione Industria del Senato si appresta ad allargare l’area di esenzione per la tutela della privacy
Divise su tutto maggioranza e opposizione sembrano avere trovato almeno un
terreno comune sul quale dialogare. L’argomento che mette d’accordo tutti è la
tutela della privacy nelle aziende. Dopo che la Camera ha già approvato il disegno di legge
2272 che prevede di fatto l’abolizione dell’obbligo di tutela della privacy per
le aziende sotto i 15 dipendenti (oltre il 90% delle imprese italiane), la
commissione Industria del Senato starebbe ulteriormente allargando l’area di
esenzione che dovrebbe riguardare tutte le imprese.
La probabile decisione del Senato ha provocato la
reazione dell’Associazione Anti digital divide che aderisce alla petizione
di Adunanza digitale già firmata anche dall’ex garante della privacy Stefano
Rodotà. D’altronde anche l’attuale responsabile dell’Authority per la privacy
Francesco Pizzetti non è per nulla entusiasta della normativa tanto che, in
occasione di un convegno, aveva anticipato la notzia dell’invio al Parlamento di
una relazione nella quale avrebbe illustrato la sua contrarietà alla
normativa.
Oltre alle inevitabili discussioni sulla tutela dei dati dei lavoratori,
la nuova normativa rischia anche di allentare l’attenzione delle aziende verso
la sicurezza dei propri dati proprio mentre l’Unione europea va in direzione
opposta e i pericoli del Web sono sempre più presenti.





