Newbridge sotto tiro?

Nuove voci vogliono incerto il futuro di Newbridge. Dopo le dimissioni del presidente Alan Lutz, in seguito all’avviso di un profitto inferiore alle attese per chiusura di trimestre, insistenti speculazioni hanno fatto crescere il titolo della societ …

Nuove voci vogliono incerto il futuro di Newbridge. Dopo le dimissioni del
presidente Alan Lutz, in seguito all’avviso di un profitto inferiore alle
attese per chiusura di trimestre, insistenti speculazioni hanno fatto
crescere il titolo della società canadese.
Newbridge sarebbe nel mirino di Alcatel, il gigante francese che sembra non
abbia ancora completato la propria struttura di offerta per il networking.
Ma sono stati fatti anche i nomi di Ericsson (ancora più indietro nel
formare una struttura analoga), Marconi (molto aggressiva, ma che, avendo
comprato Fore Systems, potrebbe incontrare problemi di sovrapposizioni),
Tellabs, Fujitsu e Siemens. Quest’ultima è già alleata da tempo con
Newbridge a più livelli, compreso un’intesa a tre con 3Com. Ben il 15%
delle vendite di Newbridge, in particolare, viene effettuato dalla società
tedesca in base a un accordo commerciale. Un elemento pesante, se non fosse
proprio Siemens a comprare Newbridge. Inoltre, ci sono da considerare una
serie di oneri pendenti per acquisizioni effettuate recentemente dalla casa
canadese, come quella di Stanford Communications, da 490 milioni di dollari.

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