Gartner identifica le principali tecnologie e funzionalità mobili per il 2015-16. Promette una sintesi in dieci punti, ma qui e là le scappa qualche altra proposta interessante, come lampadine e gioielli intelligenti.
Le organizzazioni che desiderano sfruttare appieno il potenziale della mobilità devono padroneggiare una vasta gamma di tecnologie in gran parte ignote al personale It. Nick Jones, vicepresidente e Distinguished Analyst di Gartner, elenca una dozzina di competenze segnalandole come prioritarie entro la fine dell’anno.
Di immediato interesse anche per l’utente finale ci sono le innovazioni nell’hardware dei sensori e nel software degli smartphone.
Arriva il gioiello intelligente
Un aspetto particolarmente interessante è lo sviluppo di nuovo hardware anche nella trasmissione dati.
La Long Term Evolution delle reti cellulari sta sviluppando nuove modalità quali l’Advanced (utenti) e la Broadcast (operatori).
Ancora maggiori le novità dal rinnovato parco del wifi, che offre le varianti 802.11ac, ad, aq e ah. Nuove funzionalità saranno ora incorporate, quali la specificità dell’uso da cellulare e la telemetria. In questo campo va considerato anche il più ampio high-precision location sensing, che permette di conoscere la posizione di un individuo a pochi metri.
In questo campo al wifi si aggiungono l’imaging, gli ultrasuoni e la geomagnetica, che (a differenza dei satelliti) permettono di coprire anche aree al chiuso.
E anche al Bluetooth e all’illuminazione si chiederà di più.
Fantastico il futuro dell’internet of things.
I dispositivi indossabili conterranno sensori per raccolta dati medici, biometrici ed altro, che verranno gestiti da app per smartphone. Sensori di assistenza sanitaria, gioielli ed orologi intelligenti, scarpe e vestiti al contempo abbigliamento, sensori e display. Ma il parco degli oggetti multifunzionali è destinato ad ampliarsi incredibilmente, almeno alla lunga. Entro il 2020 saranno smart anche lampadine (in Led), giocattoli, elettrodomestici, attrezzature sportive, dispositivi medici e prese di corrente.
Software: Advanced User Experience, 3×3 e Html5
Aumentano esperienze e piattaforme e il mercato deve adeguarsi. I termini di riferimento per l’innovazione nel prossimo biennio saranno motivational design, playful interface e quiet design.
I nuovi stimoli comprendono anche nuovi modelli (attenzione ridotta, realtà aumentata) e andranno implementati velocemente e con competenza: sarà quindi necessario trovare in fretta delle partnership adeguate.
Nel software delle app multipiattaforma si parla ormai di 3×3: tre piattaforme principali (Android, iOS e Windows) e tre architetture applicative (nativo, ibrido e mobile web). Si tratta di rinnovamento del ciclo di vita del software: la scelta degli strumenti di sviluppo complessivo, finora risolto all’interno d’una stessa piattaforma, è tornato un problema non banale.
A sorpresa le note un po’ negative sono su Html5. L’avvio non sarà una semplice panacea per la portabilità di applicazioni mobili, perché questo standard è frammentato e immaturo e comporta molti rischi di implementazione e di sicurezza. Il suo ambito ideale è il
multipiattaforma, dove diventerà presto una tecnologia essenziale.