N° 117 APRILE 2003

Un veloce test ci introduce un tema molto variegato legato alla vendita di nuovi impianti di sicurezza. Il mercato consumer promette bene. Ma non solo quello…

Aprile 2003,
Anche per il consumer è arrivato il momento delle soluzioni a scapito
dei prodotti. Secondo Giancarlo Lizzeri, amministratore delegato
di Niche Consulting che ha svolto per conto di Federcomin-Anie un’indagine sull’evoluzione
tecnologica della famiglia italiana, i rivenditori dovrebbero puntare non solo
sul pc a prezzo scontato, ma nelle loro vetrine esporre anche qualche offerta
per collegare in rete i personal, oltre a soluzioni per la sicurezza della casa,
home theater, home office o per il monitoraggio delle persone (bambini, anziani,
disabili) all’interno delle mura casalinghe. Per fare entrare queste soluzioni
nelle case, però, l’ostacolo più grosso è rappresentato
proprio dagli edifici. «La casa italiana è ostile all’innovazione»
sostiene Lizzeri. Gli edifici hanno un’anzianità media di 44 anni, il
rinnovo del parco abitativo non supera il 2% annuo e la mobilità delle
famiglie è molto bassa.
Se negli Stati Uniti ci si sposta con frequenza durante l’arco della propria
vita, in Italia nella stessa casa ci si sta mediamente per 25 anni. L’ostacolo
diventa così infrastrutturale, con la tecnologia pronta a entrare nelle
abitazioni e a sviluppare le applicazioni di domotica, ma con le case che non
sono pronte ad accoglierla. Un problema non da poco visto che secondo Niche,
tra l’altro, «la tecnologia fa aumentare il valore della casa».

Design integrato
Per arrivare a un pieno sviluppo, anche da questo punto di vista, è necessario
però che l’Hi-tech si integri con il design e gli arredi. Un concetto
ribadito da Renzo Tani, presidente dell’Anie, secondo il quale
«è matura l’integrazione fra le diverse tecnologie domestiche».
La necessità di puntare sulle soluzioni è aumentata dal fatto
che in realtà la famiglia italiana, zitta zitta, si è trasformata
in e-family. Mentre da più parti si discuteva del nostro ritardo tecnologico,
le famiglie Rossi e Bianchi hanno continuato ad acquistare pc (non parliamo
poi dei cellulari) e oggi si trova pienamente in linea con i principali Paesi
europei.
È uno dei principali risultati dell’indagine realizzata da Niche che
stima al 158% la penetrazione del cellulare contro il 121% dell’Europa. Ma non
ci siamo fermati al telefonino. Il pc arriva al 46% contro il 45% di penetrazione
media in Francia, Germania e Gran Bretagna, il collegamento a Internet arriva
al 29% contro il 37%, le console per videogiochi al 23% contro il 28% e la pay
tv al 21 rispetto al 27%.

Un +335% per la banda larga
Fra i prodotti l’incremento maggiore arriva dalla banda larga (che prima però
era praticamente a zero) aumentata nell’ultimo anno del 335%. Al secondo posto
si conferma il boom del Dvd con l’87% seguito da pay tv con il 28% (l’effetto
delle nuove smart card anti pirateria?), il 14% del pc, il 12% di Internet,
il 9% delle console e il 7% dei cellulari, un mercato ormai maturo in attesa
dell’arrivo del 3G. Non esiste più grande divario fra Centro-Nord e Sud,
le donne (a parte quel 25% di casalinghe) smanettano sul pc come gli uomini
e poco cambia fra metropoli e provincia. «Il gap sul territorio è
ormai estremamente ridotto»
conferma il presidente di Federcomin
Alberto Tripi. Un divario importante rimane però fra
l’utilizzo del pc e Internet. A differenza di quanto succede negli Stati Uniti,
in Italia computer non si traduce ancora con Internet. La rete rimane infatti
la terza motivazione d’acquisto del pc e il 45% degli utilizzatori di un personal
computer non utilizza l’on line.
Una situazione confermata anche dal rapporto finale e-Europe 2002 della Commissione
europea secondo il quale la Penisola si trova in dodicesima posizione per quanto
riguarda la connessione delle famiglie e al nono per i servizi pubblici on line.
La classifica delle famiglie è guidata dall’Olanda con il 68%, mentre
l’Italia si ferma al 35%, seguita solo da Portogallo (32%), Spagna (31%) e Grecia
(14%).
Federcomin-Anie stima al 29% la penetrazione di Internet, nettamente battuta
dal 46% dei pc, il 39% delle stampanti mentre guadagna posizione il secondo
personal che arriva al 5%.

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