mySap Erp mette radici nell’integrazione applicativa

La nuova suite del colosso tedesco fonde gli elementi tradizionali degli Enterprise resource planning con il layer di integrazione applicativa che è alla base della nuova piattaforma NetWeaver.

13 marzo 2003 Sap ha presentato ieri alla platea riunita al Cebit di Hannover la sua nuova suite, che combina componenti Erp (Enterprise resource planning) tradizionali con nuove funzionalità di integrazione. Questo, a detta dei manager della società tedesca, dovrebbe permettere ai clienti di estendere i propri sistemi It oltre i confini dell’azienda. mySap Erp include dei moduli che hanno le loro radici nell’arsenale Erp del noto produttore di software, come tutti i componenti per la gestione della finanza, delle risorse umane, della gestione degli ordini e del procurement. In aggiunta a questi elementi, però, la suite incorpora anche la neonata piattaforma tecnologica NetWeaver, che fornisce capacità di integrazione, business intelligence e tool per la creazione e gestione di portali. mySap Erp crea un nuovo livello all’interno della linea di prodotti Sap, soprattutto in termini di funzionalità supportate. Si interpone, infatti, tra le soluzioni “tradizionali”, basate su Sap R/3 Enterprise, e quelle della mySap Business Suite, che aggiungono moduli Crm (Customer relationship management), Plm (Product lifecycle management) e Scm (Supply chain management) al nucleo Erp. “Oggi le aziende devono stabilire legami di sistema col mondo esterno, per cercare di lavorare al meglio e di sfruttare le sinergie con clienti, partner e fornitori – ha chiarito Bill Wohl, vice president Public Relations di Sap -. mySap Erp nasce proprio con l’intento di fornire questo tipo di capacità integrative. Abbiamo preso tutto quello che conoscevamo di R/3 e lo abbiamo combinato con la piattaforma NetWeaver”. In occasione della manifestazione tedesca, la società ha anche presentato i suoi piani di espansione sul target delle piccole e medie imprese. Sap ha, infatti, manifestato l’intenzione di fornire strumenti quali Api (interfacce di programmazione applicativa), porzioni di codice e linee guida per lo sviluppo, che dovrebbero semplificare la vita degli Isv (Indipendent software vendor), favorendo la creazione di verticalizzazioni e lo sviluppo di interfacce ad hoc verso i prodotti di terze parti.

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