Muoversi con l’idrogeno: con HyChain si può

Anche con la mobilità si può rivoluzionare il futuro. È quello che pensa il gruppo Air Liquide, che con il progetto HyChain Mini-trans ha studiato una flotta di circa 150 veicoli con alimentazione a idrogeno, finanziato per 17 milioni di euro dalla Com …

Anche con la mobilità si può rivoluzionare il futuro. È quello che pensa il gruppo Air Liquide, che con il progetto HyChain Mini-trans ha studiato una flotta di circa 150 veicoli con alimentazione a idrogeno, finanziato per 17 milioni di euro dalla Commissione europea. Partito a gennaio 2006, per i prossimi cinque anni coinvolgerà quattro Stati europei, Francia (regione di Grenoble), Spagna (le città di Soria e Leon nella Castilla y Léon), Germania (agglomerato urbano di Emscher-Lippe) e Italia (con la città di Modena).
«Il primo problema da affrontare – dice Loris Ballerini, coordinatore italiano del progetto europeo HyChain – è creare il consenso della gente, superandone le resistenze al cambiamento e modificandone le abitudini. Per quanto riguarda la tecnologia abbiamo seguito la filosofia del “Il faut faire avec”: abbiamo preso ciò che già c’era, ossia un veicolo a motore elettrico, modificandolo per migliorarlo, utilizzando una Fuel Cell, una pila a combustibile in cui l’idrogeno si combina con l’ossigeno dell’aria per produrre elettricità, con acqua come unico residuo. A pari prestazioni si aggiungono una maggiore autonomia e l’assoluta silenziosità».
Air Liquide si occuperà della logistica per la fornitura dell’idrogeno e del coordinamento del network di 24 partner europei già coinvolti nel progetto, mentre per quanto riguarda la distribuzione si pensa a un sistema Clip-on, sul tipo dei distributori automatici di bevande, valido almeno per le logiche del piccolo trasporto urbano del progetto iniziale.

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