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Multicloud, come ottenere le migliori prestazioni con SD-WAN

La costante e rapida crescita di soluzioni ha fatto sì che il cloud smettesse di essere considerato semplicemente come una tendenza diventando a tutti gli effetti parte integrante del settore e l’architettura della piattaforma multicloud, che consente alle aziende di sfruttare più provider di servizi cloud (CSP) alternandoli in base a esigenze specifiche e riducendo al minimo i tempi di inattività dovuti alle interruzioni del servizio, è diventata una delle categorie più popolari.

Per sfruttare al meglio l’architettura multicloud è necessaria una soluzione di rete in grado di gestire il passaggio da un cloud all’altro, nonché l’enorme quantità di traffico coinvolto.

Secondo Paul Ruelas, Senior Director of Products, Americas, di GTT Communicationsa tecnologia SD-WAN (software-defined wide area networking) è perfettamente equipaggiata per assolvere questo compito, probabilmente più di qualunque altra soluzione WAN.

Distinguere fra multicloud e cloud ibrido

Prima di comprendere il motivo, per Ruelas è importante distinguere tra una configurazione multi-loud e un cloud ibrido, poiché la somiglianza dei termini può creare confusione.

Ruelas descrive il cloud ibrido, come il terzo componente del triumvirato del cloud primario, cioè il collante tra intelligenza e IoT. In una configurazione di questo tipo, ci spiega, l’azienda si serve dello storage cloud pubblico di un provider, come può essere Amazon Web Services, combinandolo con strumenti di infrastruttura cloud supervisionati internamente o con l’aiuto di un partner diretto, come un provider di colocation. Esempi degno di nota è VMWare con Microsoft Azure Pack, una combinazione del pubblico Azure e del privato Windows Server.

Per Ruelas, invece, il multicloud, esattamente come suggerisce il nome, implica l’utilizzo di almeno due distinti provider cloud. Una configurazione multicloud può prevedere una qualsiasi combinazione di cloud privati, pubblici o ibridi a patto che essi non interagiscano fra loro, al contrario delle soluzioni di cloud ibrido.

Paul Ruelas è Senior Director of Products presso GTT. Ha oltre 30 anni di esperienza nelle telecomunicazioni, networking, progettazione di soluzioni complesse e sviluppo di prodotti

Secondo una ricerca condotta da Gartner nel 2019, l’81% degli intervistati utilizzava due o più cloud pubblici. L’aspetto che più ha contribuito a rendere così nota l’architettura multicloud è senza dubbio la sua versatilità: grazie all’utilizzo di diverse soluzioni di cloud ibrido, cosa abbastanza comune tra gli utenti multi-cloud, l’azienda non si lega ad un unico fornitore per ogni sua esigenza, eliminando così il rischio di tempi di inattività in caso di disservizio.

Un altro vantaggio, per Ruelas, risiede nella capacità di garantire la conformità in diverse aree della rete che devono soddisfare requisiti differenti.

Per fare un esempio, un’azienda potrebbe utilizzare un cloud per gestire i dati dei propri clienti o partner commerciali europei che devono soddisfare le rigorose linee guida sulla privacy del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), e un altro per i clienti di paesi con leggi sui dati meno restrittive.

Infine l’architettura multicloud permette di ottenere prestazioni migliori quando, come nel caso di molte aziende, si utilizzano numerose applicazioni SaaS (software-as-a-service).

Il traffico del multicloud

Di norma, e a parità di condizioni, l’architettura multi-cloud non crea complicazioni e anzi nella maggior parte dei casi è in grado di eliminarle, anche se a volte possono sorgere alcuni problemi di configurazione, che devono quindi essere affrontati.

Il rischio principale nasce quando si debba reindirizzare il traffico (backhaul) destinato al cloud ai motori di ispezione nel data center, procedura che può incidere negativamente sulle prestazioni dell’applicazione e generare insoddisfazione nell’utente finale che, idealmente, non dovrebbe né accorgersi né risentire di tali problematiche.

Anche indirizzare il traffico tra cloud utilizzando l’architettura WAN tradizionale può rivelarsi piuttosto costoso, soprattutto nel caso di MPLS ad alta velocità (multiprotocol label switching).

Questo crea un circolo vizioso dal momento che MPLS è la soluzione ideale per prestazioni cloud ad alta velocità e di alta qualità.

Inoltre, per monitorare il traffico in modo ottimale, i reparti IT devono prestare uguale attenzione ad ogni provider cloud, attività che richiede innumerevoli ore di lavoro e risorse tecniche rendendo complicato raggiungere un’ampia visiblità, e anche la ricerca di problemi di sicurezza tra più provider cloud può essere estremamente faticosa.

In che modo SD-WAN rafforza il multicloud

Lo scorso luglio IDC ha previsto che la spesa mondiale per le tecnologie di trasformazione digitale, inclusa SD-WAN, avrà un tasso di crescita annuo composto del 17,9% nel 2021, raggiungendo un valore di mercato superiore a 2,1 trilioni di dollari. Inoltre, il 64% delle 800 aziende intervistate utilizzava già soluzioni SD-WAN oppure aveva in programma di implementarle.

SD-WAN deve la sua crescente popolarità alla sua capacità di supportare le opzioni di multi-connettività, inclusa la combinazione di diversi provider cloud.

Anche l’aumento nell’uso delle piattaforme SaaS gioca un ruolo significativo dal momento che le aziende che ne fanno uso, arrivando a volte a combinarne decine in contemporanea, necessitano della potenza di SD-WAN per gestire il traffico con successo.

SD-WAN permette alle aziende di mantenere alto il livello di supervisione del traffico e della connettività multi-cloud. Gli amministratori di rete possono contare su un’ampia visuale dell’intera infrastruttura, indipendentemente dal numero di piattaforme cloud utilizzate contemporaneamente.

Grazie alla funzionalità di awareness delle applicazioni (a volte chiamata “application steering”) disponibile nelle migliori soluzioni SD-WAN, è possibile monitorare il traffico senza ostacoli ed essere così in grado di indirizzarlo secondo necessità per soddisfare le esigenze di diverse applicazioni e unità aziendali.

Questa tecnologia, se utilizzata insieme a strumenti di sicurezza di terze parti come soluzioni SIEM (security information and event management), facilita anche una maggiore sicurezza in tutti gli ambienti cloud.

I servizi SD-WAN di GTT

SD-WAN e i relativi servizi offerti da GTT Communications, spiega Ruelas permettono ai clienti di sfruttare al meglio il cloud, indipendentemente dalle soluzioni utilizzate o dal loro scopo. Grazie alla sua infrastruttura globale come provider Tier 1 di telecomunicazioni, GTT è in grado di ottimizzare i tempi di attività e la resilienza.

Combinando Virtual Data Center, la piattaforma cloud ibrida di GTT, con altri cloud a scelta, i clienti sono in grado di raggiungere un livello di controllo del traffico mai visto e ottenere elevate prestazioni delle applicazioni mission critical in un ambiente sicuro.

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