Montezemolo: l’innovazione non è né di destra né di sinistra

Dal presidente di Confindustria Luca di Montezemolo è arrivato subito un importante distinguo: «I veri problemi delle imprese non sono né di destra né di sinistra e così pure l’innovazione». La politica deve fare il suo lavoro e deve mostrare una maggi …

Dal presidente di Confindustria Luca di Montezemolo è
arrivato subito un importante distinguo: «I veri problemi delle imprese non
sono né di destra né di sinistra e così pure l’innovazione
». La politica
deve fare il suo lavoro e deve mostrare una maggiore sensibilità ai temi delle
imprese.
Commentando l’idea di dare vita a una giornata dell’innovazione
Montezemolo ha dichiarato che le imprese sono il motore di ogni economia e di
ogni Paese e il motore delle imprese è sempre più nell’innovazione.
Se si
inceppa questo motore o se rallenta il problema non è solo delle imprese ma del
Paese. L’innovazione è un fatto fondamentale per le imprese e per il futuro del
Paese così come sostiene Pasquale Pistorio, vicepresidente di
Confindustria per l’Innovazione: «Chiediamo al Governo – ha dichiarato
che renda il Paese più interessante per attrarre investimenti. Ma non si
tratta di chiedere incentivi o risorse speciali. Si tratta di fare
dell’innovazione un problema strutturale
».
Il ministro dell’Innovazione
Stanca ha risposto ad alcune sollecitazioni: «Bisogna fare
in modo che Governo e Politica lavorino insieme. La ricerca è essenziale ma da
sola non basta, serve creare un sistema che aumenti la cultura delle imprese
soprattutto di quelle piccole».

Maurizio Gasparri,
ministro delle Telecomunicazioni rivendica il lavoro del Governo e sferza a sua
volta il mondo delle imprese: «ci devono essere più investimenti stranieri
in Italia ma anche più investimenti italiani nel nostro Paese e
all’estero
».
Alberto Bombassei, vicepresidente di
Confindustria con delega alle relazioni industriali riporta l’attenzione sulla
politica e in particolare sul Governo: «Non si fa mai abbastanza – ha
dichiarato – soprattutto in un momento ad altissima competitività come quello
attuale. E siccome i mezzi sono limitati occorre fare in modo che i”soldi”
vengano spesi bene.
Oggi sembra che ci sia ancora un po’ di confusione
su come investire
».
Per Paolo Garonna, direttore del
Centro Studi di Confindustria occorre avere una visione. «Servono atti
concreti ma serve disegnare uno scenario per l’innovazione –
ha dichiarato
-. L’innovazione presuppone un cambiamento organizzativo e la prima tappa di
questo scenario deve essere la riduzione del gap tra l’Italia e l’Europa
».

L’altro grande tema è quello del capitale umano sul quale si è concentrata
l’attenzione di Pistorio e di Garonna: «L’innovazione la fanno le persone ed
è anche sulle persone che occorre investire
». Perché se è vero che l’It è
il presupposto dell’innovazione è necessario «fare in modo che nelle
imprese
– ha osservato Pistorio – ci sia una diffusione capillare e un
utilizzo totale delle tecnologie digitali
».

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