Mobile, un futuro al femminile

Microsoft e Acer focalizzano il rapporto fra genere e tendenze che determinano il quotidiano.

Il cambiamento epocale in corso, che sarà sempre più dominato dalla tecnologia mobile, ci fa capire che il futuro è al femminile.

Questo, in estrema sintesi, è il commento unanime emerso dalla seconda edizione di “Donne e tecnologia mobile”, evento promosso da futuro@lfemminile, un progetto realizzato da Microsoft e Acer, come ha spiegato Roberta Cocco, direttore marketing centrale di Microsoft Italia e responsabile dell’iniziativa.

Il tema è stato dibattuto ieri al Teatro Derby di Milano da quattro relatori di spicco, a iniziare dal sociologo, scrittore e giornalista Francesco Morace, che, nel suo intervento, ha sottolineato come il mondo femminile stia trainando le nuove tendenze del quotidiano, per cui consiglia le aziende a tenerne conto nello sviluppo di nuovi prodotti.

Morace ha evidenziato come fin da piccoli gli individui di entrambi i sessi stiano influenzando le scelte dei genitori, per cui la categoria che ha chiamato “consum-autori” ha già un suo peso economico nella società.

Venendo ora al mondo femminile e al suo rapporto con la tecnologia, ha individuato, in particolare, tre categorie di donne da tenere sotto osservazione.

Le “posh tweens” ragazze dagli 8 ai 12 anni, le cui scelte sono dettate dal desiderio di sentirsi alla moda, che hanno bisogno di esposizione e di avere un ruolo da protagoniste all’interno del loro gruppo.

Le “sense girls” sono donne tra i 25 e i 35 anni, caratterizzate da forti elementi di narcisismo, con tanti stili di vita, che influenzano mariti e figli. Sono sensibili al mondo biologico, ma vogliono sperimentare nuove sensazioni e attratte da oggetti di design.

Infine le “singular women” sono donne cinquantenni, che non accettano stereotipi, sono sicure di sé, consapevoli della propria forza ed esprimono la loro singolarità femminile. Rispetto alla due precedenti categorie, il rapporto con la tecnologia è ridimensionato, ma improntato a un pragmatismo illuminato.

Il talkshow che ne è seguito, è iniziato con l’intervento di Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia. Tra l’altro, il manager ha confermato il grosso impegno di Microsoft sul fronte del sociale, per ridurre il digital devide che penalizza l’Italia nei confronti dell’Europa, cercando di supportare anche le categorie più deboli, come gli anziani.

Parlando di mobilità, ha osservato che fino a qualche hanno fa il cellulare era usato solo per telefonare e inviare sms, invece oggi 6 milioni di persone lo usano per fare attività Web. Su questo fronte si evidenzia un grande utilizzo da parte delle donne, che devono spesso dividersi tra famiglia e lavoro.

In merito, Jovane ha ricordato che prima di Natale arriverà Windows Phone 7 Series, la nuova piattaforma Microsoft per i cellulari, che riunirà su un unico dispositivo i giochi (Xbox Live), i contenuti video e musicali di Zune. Ogni dispositivo, dopo pochi giorni che è in mano a un utente, sarà completamente personalizzato, in quanto assimila le caratteristiche di chi lo utilizza. Questa è una conferma, come ha osservato Jovane, che stiamo portando la tecnologia alle persone e non viceversa. Ogni device Phone 7 avrà un pulsante hardware dedicato a Bing, per accedere con un solo clic alla funzionalità di ricerca da qualsiasi schermata del cellulare, mentre Bing Search consentirà risultati personalizzati in base al tipo di richiesta.

Federico Carozzi, sales manager Acer Emea Educational Business, ha ribadito che la mobilità di facile utilizzo ha consentito di rompere le barriere tra tecnologie e persone. Ha consentito alla donna di non rimanere ancorata agli schemi fissi del lavoro in ufficio, ma di rendersi indipendente nello svolgimento della propria attività, per dedicare più tempo alla sua vita e i vari ruoli che ha in famiglia. In ambito mobility sono due le direttive che guidano Acer nello sviluppo di nuovi prodotti: attenzione ai contenuti tecnologici ma anche al design e alle funzionalità. Da parte della società c’è anche un grande impegno nel fare education e nel portare nelle scuole la tecnologia che i giovani già utilizzano a casa.

Infine Michela Tina Romita, community relationship HrCommunity Academy, ha spiegato che l’impegno della community è quello di dare, attraverso il network, delle risposte ai vari problemi.

Riguardo alle esigenze delle donne che lavorano, è necessario che le aziende offrano loro forme di lavoro flessibile, eliminando i badge, in quanto devono essere riconosciute come persone responsabili, che vanno giudicate più sui risultati che non sul presenzialismo. Ma, naturalmente, oggi siamo ben lontani da questo traguardo.

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