Domani scade l’ultimo termine concesso alla società per ottemperare alle richieste dell’antitrust.
Difficile prevedere un colpo di scena a meno di 24 ore dalla scadenza
dell’ultimo termine possibile concesso a Microsoft per ottemperare a quanto la
Commissione Europea le impose il 24 marzo dello scorso anno.
E’ passato più
di un anno, ma tra ritardi, tentativi di accomodamento, cavilli e prese di
posizione siamo ancora a un nulla di fatto.
Un nulla di fatto che la
Commissione non intende tollerare oltre. E non a caso la scorsa settimana,
Neelie Kroes, commissario europeo per la libera concorrenza, aveva
pubblicamente dichiarato che l’ultimo termine concesso alla società sarebbe
stato per l’appunto il 1° di giugno.
Per Microsoft ora si aprono due
opzioni: obbedire oppure rischiare una ammenda fino a 5 milioni di dollari al
giorno.
E’ pur vero che per poter applicare la sanzione, la Commissione dovrà
aprire una procedura speciale a carico di Microsoft, così come è vero che se
anche Microsoft presentasse le proprie proposte oggi, ancora occorrerebbe del
tempo per verificare che effettivamente siano in linea con le richieste della
Commissione.