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Microsoft si adegua all’Antitrust EU e scorpora Teams dalle sue suite 365 in Europa

Il mese scorso la Commissione europea aveva annunciato di aver avviato un’indagine formale in merito all’abbinamento di Microsoft Teams con le suite Microsoft 365 e Office 365 per i clienti aziendali. La società americana aveva detto all’epoca di voler continuare a collaborare con la Commissione e a impegnarsi per trovare soluzioni che potessero rispondere alle sue preoccupazioni.

Oggi Microsoft ha annunciato dei cambiamenti proattivi nella sua offerta, che l’azienda spera possano cominciare a risolvere questi problemi in modo significativo. Anche se, ribadisce la stessa Microsoft, l’indagine della Commissione europea continua e l’azienda sta collaborando con la Commissione.

Queste modifiche avranno un impatto sulle suite Microsoft 365 e Office 365 per i clienti business dello Spazio economico europeo (SEE) e della Svizzera. Esse – spiega la società di Redmond – mirano a rispondere a due preoccupazioni che sono al centro dell’indagine della Commissione: (1) i clienti dovrebbero poter scegliere una suite aziendale senza Teams a un prezzo inferiore rispetto a quelle con Teams incluso; (2) la multinazionale dovrebbe fare di più per rendere più facile l’interoperabilità tra le soluzioni di comunicazione e collaborazione della concorrenza e le suite Microsoft 365 e Office 365.

Microsoft afferma che l’articolazione della sua offerta si basa sul fatto che i clienti aziendali in Europa e nel mondo si aspettano che una soluzione di lavoro moderna includa moderne funzionalità di comunicazione e collaborazione. Ed è questo motivo per cui, per oltre un decennio, ha incluso queste funzionalità nelle sue suite aziendali, a partire da Office Communicator nel 2007, evolvendo e innovando nel corso degli anni con Lync, Skype for Business Online e, più recentemente, Microsoft Teams.

Allo stesso tempo, Microsoft riconosce la sua responsabilità, in qualità di importante fornitore di tecnologia, nel sostenere un ambiente competitivo sano. La società americana dichiara di apprezzare la chiarezza che è emersa su diverse preoccupazioni grazie alle ampie e costruttive discussioni con la Commissione europea. Su questa base, ha ritenuto importante iniziare a prendere provvedimenti significativi per rispondere a queste preoccupazioni.

Di conseguenza, sul proprio blog ufficiale Microsoft ha condiviso le misure che nei prossimi mesi l’azienda prevede di adottare.

In primo luogo, a partire dal 1° ottobre 2023, la società americana scorporerà Teams dalle sue suite Microsoft 365 e Office 365 nel SEE e in Svizzera e semplicemente venderà queste offerte senza Teams a un prezzo inferiore (2 euro in meno al mese o 24 euro all’anno). Questo avverrà per i clienti enterprise core, che rappresentano la maggior parte delle attività commerciali nell’area SEE e in Svizzera. Per i nuovi clienti aziendali, Teams sarà ancora disponibile per l’acquisto autonomo e separato a un prezzo di listino di 5 euro al mese o 60 euro all’anno. I clienti enterprise esistenti che hanno già una suite con Teams possono scegliere di rimanere con la loro attuale suite di produttività o di passare a una suite senza Teams. Per le piccole imprese e per chi lavora in prima linea, Microsoft continuerà a offrire suite con Teams, ma allo stesso tempo offrirà un’opzione “without-Teams” che sarà offerta a un prezzo inferiore. I dettagli completi sono disponibili sulla pagina che descrive la nuova struttura degli abbonamenti.

In secondo luogo, l’azienda migliorerà le sue risorse esistenti sull’interoperabilità con Microsoft 365 e Office 365. Oggi – afferma Microsoft – c’è un’ampia interoperabilità con le applicazioni e i servizi di Microsoft 365 e Office 365 e ciò consente ad aziende come Zoom e Salesforce di creare esperienze personalizzate e integrate attraverso Exchange, Outlook e persino Teams. Tuttavia, nell’ambito del processo di indagine della Commissione, Microsoft ha sentito il parere che, date le ampie capacità di Microsoft 365, l’azienda potrebbe fare di più in termini di assistenza e di semplificazione dello sviluppo.

Per rispondere a queste sollecitazioni da parte delle istituzioni europee, Microsoft creerà nuove risorse di supporto per organizzare meglio e indirizzare gli sviluppatori di applicazioni verso le API esistenti e pubblicamente disponibili e l’estensibilità delle app e dei servizi di Microsoft 365 e Office 365 che si connettono a Teams. Questo includerà nuove risorse di supporto per rispondere alle domande dei clienti e degli independent software vendor (ISV), tra cui la fornitura di contenuti aggiuntivi per spiegare come i dati possono essere rimossi da Teams e utilizzati in un’altra soluzione.

Infine, Microsoft si impegna a creare nuovi meccanismi per consentire a soluzioni di terze parti di ospitare applicazioni web di Office. Sebbene i formati dei file di Microsoft Office siano documentati in modo che qualsiasi programma possa aprire, modificare e visualizzare i documenti creati in programmi come Word, Excel e PowerPoint, l’azienda ha ascoltato le richieste dei concorrenti di Teams che vorrebbero affidarsi alle funzionalità di Microsoft invece di costruirne di proprie. Per rispondere a queste richieste, la società di Redmond svilupperà un nuovo metodo per ospitare le applicazioni web di Office all’interno di applicazioni e servizi concorrenti, proprio come Microsoft fa con Teams.

Microsoft ritiene – ha dichiarato l’azienda – che questi cambiamenti bilancino gli interessi dei concorrenti con quelli dei clienti business europei, fornendo loro l’accesso alle migliori soluzioni possibili a prezzi competitivi. E l’azienda è inoltre consapevole di essere ancora nelle prime fasi dell’indagine formale della Commissione europea. Pertanto, continuerà a confrontarsi con la Commissione, ad ascoltare le preoccupazioni del mercato e a rimanere aperti all’esplorazione di soluzioni pragmatiche che vadano a vantaggio sia dei clienti che degli sviluppatori in Europa.

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