Dopo il primo giudizio negativo emesso dai tribunali americani, ora Microsoft attende la conclusione delle indagini che l’Unione europea ha messo in pista, sempre allo scopo di stabilire se l’azienda abbia o meno violato la normativa antitrust (diversa …
Dopo il primo giudizio negativo emesso dai tribunali americani, ora
Microsoft attende la conclusione delle indagini che l’Unione europea ha
messo in pista, sempre allo scopo di stabilire se l’azienda abbia o meno
violato la normativa antitrust (diversa nel Vecchio Continente). Un
portavoce del commissario europeo Mario Monti ha fatto sapere di avere
sotto analisi le istanze presentate da almeno due produttori, uno di
software e l’altro di pc. Oggetto del contendere è sempre l’abuso di
posizione dominante anche sul mercato continentale dei sistemi operativi.
Almeno una delle due indagini è in corso dallo scorso dicembre, ma non
esistono limiti temporali per la durata di un’indagine avviata dalla
Commissione europea.
Nessuna personalità ufficiale europea se l’è sentita di commentare il
giudizio pronunciatoda Thomas Penfield Jackson, ma è stata comunque
rimarcata la sostanziale identità di vedute in materia di antitrust.