Microsoft garante della sicurezza

La Casa di Redmond lancia due nuove certificazioni, continuando a incitare vendor e professionisti dell’It a salire sulla breccia in nome di una maggiore protezione informatica. Annunciato anche una partnership con Verisign.

4 Giugno 2003 Artefice della nuova crociata per la sicurezza informatica, in casa Microsoft, è il responsabile delle specifiche strategie, Scott Charney. Il lancio di due nuove certificazioni di sicurezza rappresenta infatti per Charney l’occasione di invitare, con maggior vigore, vendor e professionisti It ad un più concreto impegno per la protezione dei sistemi di elaborazione, nonché allo sviluppo di patch più semplici da applicare.

Come spiega Charney, circa il 95 % degli attacchi da parte di hacker avviene dopo la pubblicazione delle patch, così Microsoft vuole rendere più semplice la loro applicazione in modo da ridurre i tempi di attesa per le aziende che hanno necessità di installarle. Il famigerato worm Sql Slammer, ad esempio, iniziò a causare danni subito dopo la pubblicazione di una patch distribuita appositamente per arginarlo.

L’azienda di Bill Gates, nel corso del recente TechEd 2003, ha dunque lanciato le certificazioni di sicurezza Microsoft Certified Systems Administrator e Microsoft Certified Systems Engineer. La designazione Mcsa richiede due ulteriori esami rispetto ai quattro già esistenti per i test degli skill, mentre la certificazione Mcse richiede tre test addizionali. Gli esami sono già disponibili.

Microsoft ha inoltre annunciato la partnership con Verisign, mirata all’integrazione del sistema Managed Pki Services dell’azienda californiana all’interno del nuovo sistema operativo Windows Server 2003, per offrire ciò che le due società descrivono come una piattaforma di infrastruttura per la chiave pubblica di prossima generazione. Tale piattaforma servirà ad individuare le esigenze di sicurezza delle aziende, ad esempio una solida autenticazione per l’accesso remoto. Sono in molti a ritenere necessarie queste iniziative di Microsoft, considerando che, negli ultimi tempi, una serie di vulnerabilità che hanno afflitto i prodotti della Casa di Redmond hanno aumentato la percezione di inaffidabilità da parte di un gran numero di utenti.

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