Un tribunale americano ha stabilito che Microsoft dovrà per il momento astenersi dallo sviluppare in forma autonoma software basato sulla tecnologia Java di Sun Microsystems, rimandando a una fase successiva una decisione definitiva. Microsoft s …
Un tribunale americano ha stabilito che Microsoft dovrà per il momento
astenersi dallo sviluppare in forma autonoma software basato sulla
tecnologia Java di Sun Microsystems, rimandando a una fase successiva una
decisione definitiva. Microsoft si era rivolta in via preliminare al
giudice distrettuale Ronald Whyte, chiedendo il permesso di poter
sviluppare e distribuire prodotti che utilizzano tecnologie analoghe a
quelle del linguaggio di programmazione Java. Sun a sua volta aveva
depositato una contromozione per chiedere allo stesso tribunale di
costringere Microsoft a tener fede alle limitazioni definite nell’accordo
di licenza sottoscritto con Sun nel 1995. Il Giudice Whyte ha deciso che
entrambe le richieste hanno fondamento giuridico, ritenendo opportuna una
risoluzione in sede processuale. Nella disputa, nata da una denuncia
presentata nel 1997 contro Microsoft, accusata di violazione dei termini di
licenza per avere (questa, almeno la tesi di Sun) "modificato" Java
rendendo la propria versione incompatibile con quella ufficiale di Sun
Microsystems, entrambi i contendenti hanno affermato che Whyte ha dato loro
ragione. Di fatto, un vero vincitore non è ancora emerso.