Mercato +13,1%. Dell, però, frena

I dati di Gartner relativi al mercato dei personal computer nei primi tre mesi del 2006. Buone le crescite, ma i giochi di forza tra Intel e Amd mettono in difficoltà Dell.

Nel primo trimestre di questo 2006, le vendite di pc sono cresciute del 13,1% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

In termini assoluti, significa un totale di 57 milioni di macchine, tra desktop, notebook e server x86, almeno secondo le stime rese note nella serata di ieri da Gartner.

Siamo di fronte a un andamento decisamente positivo, guidato però da un lato dalla domanda proveniente dai mercati emergenti, dall’altro dal mercato consumer.

Di fatto una conferma di tendenze già ben delineate nel corso del 2005.

Il nuovo, semmai, si registra sul fronte della classifica per produttori, con una Dell che per la prima volta registra performance decisamente al di sotto dei ritmi ai quali aveva abituato il mercato e gli analisti.

Pur conservando il primo posto nella classifica mondiale, la società ha registrato una crescita inferiore al mercato, con un +10,2% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, cosa che si è riflessa in un calo del market share, che passa dal 16,9 al 16,5%.
E decisamente peggiori sono state le performance della società sul proprio mercato d’elezione: nel primo trimestre le vendite negli Stati uniti hanno registrato un incremento dello 0,2%, laddove l’intero comparto ha messo a segno un più robusto +7,4%. Questo significa, per altro, che la quota di mercato di Dell negli Usa subisce una significativa contrazione: dal 32 al 29,8%.

Sui motivi che possono aver generato il rallentamento, Gartner non si sbilancia più di tanto.
Vero è che il mercato consumer non è terreno d’elezione per Dell, così come è altrettanto vero che la fedeltà a Intel in questi casi si paga in termini di price point, non paragonabili a quelli dei competitor che hanno a listino anche offerte decisamente più competitive dal punto di vista dei prezzi.

Se poi il competitor si chiama Hp, la differenza è più che visibile.
La società sembra riguadagnare terreno e mette a segno una crescita del 22,3% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, portando la share mondiale dal 13,8 al 14,9% e quella negli Stati Uniti dal 15,3 al 18,5%.

Terzo posto per Lenovo, che cresce del 10% e si aggiudica una share del 6%, mentre Acer continua a correre per non perdere il titolo di società con I trend di crescita più significativi: +45% anno su anno e una share che tocca ora il 5%.

La disponibilità delle macchine a cuore Intel non ha ancora portato grandi benefici a Apple, che se negli Stati uniti riesce a mantenersi al quinto posto della classifica, non ce la fa a livello mondiale: la sua share si ferma al 2,3%.

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