Un 2006 all’insegna di multicore e pc domestici

Il settore dei personal computer quest’anno sarà caratterizzato da processori con più Cpu sul medesimo chip e dalle architetture Vii (Intel) e Live (Amd) pensate per semplificare la fruizione e la condivisione dei contenuti digitali in ambito domestico

Sono diverse le novità che da qui a fine anno animeranno il settore
informatico. Infatti, oltre che per l’arrivo del nuovo Windows Vista, il
successore di Windows Xp, il 2006 sarà sicuramente ricordato per l’affermazione
dei processori multicore (ovvero con più Cpu sul medesimo chip) e per la
commercializzazione dei computer con le architetture Viiv (di Intel) e Live (di
Amd), i primi veri capostipiti dei pc domestici.


E non si può certo dire che il 2006 sia iniziato in sordina. Mentre in Europa
stavamo festeggiando l’Epifania, al Consumer electronic show di Las Vegas Intel
annunciava ufficialmente la nuova generazione dell’architettura Centrino, la
terza. Molte le novità che la caratterizzano: prima fra tutte la scomparsa del
processore Pentium M, che è stato sostituito dai chip Core Duo e Core Solo. In
pratica, la società americana ha da una parte implicitamente decretato la fine
del marchio Pentium (e non solo sul versante mobile) e dall’altra ha dato il via
all’era dei processori dual core sui notebook, due eventi ormai inevitabili ma
che comportano conseguenze notevoli.


Anzitutto è evidente il desiderio di Intel di sganciarsi totalmente dal brand
Pentium che è stato l’immagine (e ha fatto il successo) dell’azienda negli anni
90 e all’inizio del 2000 per lasciare ora spazio a Centrino, marchio che la
società ha sapientemente fatto diventare un elemento di distinzione e quasi una
sorta di sinonimo di computer portatile. Per altro, il nome Pentium già da tempo
non è più presente nell’offerta dei processori per server e dalla seconda metà
del 2006 dovrebbero comparire anche computer desktop con processori dual core
che non avranno più la denominazione Pentium.


Per la terza generazione Centrino, disporre di due Cpu significa poter
contare su un migliore processo d’integrazione, il che si traduce in un aumento
del numero di processori (e quindi in una maggiore potenza di calcolo) e in un
minore consumo energetico. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla
tecnologia produttiva a 65 nanometri, che caratterizzerà tutti i chip Intel per
il corrente anno. L’azienda ha però già anticipato che a partire dal 2007
inizierà ad avvalersi anche della tecnologia a 45 nanometri, il che le
consentirà di incrementare ulteriormente le predette caratteristiche: la densità
dei transistor raddoppierà e il consumo diminuirà di cinque volte. Per altro
quella verso i 45 nm è una transizione a cui si stanno preparando anche il
concorrente AMD che ha allo studio processi produttivi anche da 32 e 22
nanometri. Va sottolineato che, dopo essere stata la prima a produrre processori
a 64 bit e dual core, quest’anno Amd dovrebbe mettere in commercio chip a
quadruplo core.


Dal canto suo, Intel sta attualmente lavorando allo sviluppo parallelo di 21
differenti versioni di processore, 17 delle quali vedranno probabilmente la luce
tra il 2006 e il 2008. Alla base di questi sviluppi, l’adozione di nuove
tecnologie produttive che porteranno, forse nel corso del 2009, al processo a 32
nanometri.
A beneficiare del notevole risparmio energetico fornito dalle
nuove tecnologie non saranno però solo i notebook.


A partire dalla prossima primavera dovrebbero infatti arrivare nei negozi i
primi modelli di Pc domestici dotati delle nuove architetture Viiv e Live
specificatamente pensate per l’impiego domestico. Intendiamoci, l’innovazione
non sta tanto nella struttura di base, parliamo sempre di computer, piuttosto
nelle funzioni che saranno messe a disposizione degli utenti, come la
possibilità di riprodurre video e audio ad alta definizione, visualizzare foto e
guardare la Tv potendo registrare i programmi preferiti.


Il tutto gestendo il Pc tramite un telecomando. La disponibilità di una
connessione a Internet a banda larga consente di accedere a nuovi servizi,
sviluppati in modo specifico e il fatto di avere Pc con un consumo molto
contenuto permette di dimensionare il sistema di dissipazione del calore in modo
di limitare la massimo il rumore, caratteristica questa tanto agognata da chi
vuole mettere il pc in salotto a fianco della Tv e dello stereo.


In pratica, quello che si ripropongono di ottenere Intel e Amd con Viiv e
Live è di semplificare in ambito domestico la fruizione e la condivisione dei
contenuti digitali. Se si vuole, non si tratta di cose nuovissime, visto che i
computer che usano Windows Media Center le fanno già da tempo, ma avere
un’architettura di base progettata esplicitamente per questo tipo di impiego
semplifica la vita dei costruttori, che sinora si sono trovati a dover integrare
componenti che spesso non “parlavano” la stessa lingua. Di conseguenza si
dovrebbero ottenere apparecchi più stabili e con prestazioni migliori.


In qiest’ottica, almeno in una prima fase alla base del funzionamento dei
nuovi computer ci sarà ancora Windows Media Center, sinora il sistema operativo
che meglio consente di gestire il Pc tramite telecomando.

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