Settemila e duecento miliardi di intermediato, 640mila ordini eseguiti, oltre 4.300 clienti, poco meno di 10 miliardi di lire di volume di commissioni lorde. Nei numeri elencati, relativi al ’99 appena archiviato, c’è in parte l’essenza della sc …
Settemila e duecento miliardi di intermediato, 640mila ordini eseguiti,
oltre 4.300 clienti, poco meno di 10 miliardi di lire di volume di
commissioni lorde. Nei numeri elencati, relativi al ’99 appena archiviato,
c’è in parte l’essenza della scommessa (vinta) di Directa, definito non a
torto il pioniere dell’e-trade italiano.
Per la società torinese, infatti, la compravendita di azioni on line è u
na
missione da sempre, come ha sottolineato anche Massimo Segre, presidente di
Directa. Salutato con il sorriso l’anno della verità, i servizi offerti
alla clientela (tramite il sito www.directa.it) devono rispondere alla
sfida di concorrenti che si sono affacciati al trading su Internet con
cospicui investimenti. Le strade scelte da Directa sono diverse e spaziano
dall’apertura al mercato americano alla riduzione delle commissioni fino
alla disponibilità gratuita di un book dei prezzi (dalla Borsa Italiana) e
di analisi finanziarie (fornite da Actinvest e Studi e Investimenti
Immobiliari).
Partendo dagli Usa, Directa offre oggi la possibilità di realizzare
transazioni di borsa sia sul Nasdaq che sul New York Stock Exchange, con
una commissione di 19 dollari per eseguito. Sul fronte tariffe, la Sim
torinese ha ridotto le provvigioni all’1,9 per mille, cifra che scende fino
all’1,3 per mille per i clienti che hanno intermediato dall’apertura del
conto oltre 5 miliardi di lire. E nell’ottica di fornire "servizi
innovativi" è nata anche la proposta, in alternativa alla prima, di una
tariffa fissa di 9 euro su ciascun eseguito.
Per finire in bellezza arriveranno sul sito Directa anche le informazioni
del Calepino di Mediobanca, che sarà offerto gratuitamente ai clienti
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