Matrimonio nello smartphone

Socialità e pubblicità s’incontrano nei nostri tascabili tecnologici. La pubblicità online va oggi integrata con quella offline. E la Rete è nevralgica per la creatività.

Nel rapporto tra tempo libero e investimenti pubblicitari c’è una asimmetria che può essere letta come un’opportunità di business. E’ questa l’osservazione sulla quale Buongiorno Italia e 77Agency hanno organizzato “360° Marketing: Using creativity to integrate offline, social & mobile activities” insieme a YouTube, Facebook, Key-Com e BootB. L’incontro si è svolto a Milano e Roma, con alcune differenze nella composizione degli oratori ma con lo stesso obiettivo: mostrare l’importanza di puntare sul mobile ma senza dimenticare il desktop né la vecchia cara televisione. Ecco subito due consigli erogati durante l’evento: investitori, non puntate solo sul reach della campagna, ma anche sull’engagement del cliente o tramite e su strumenti di interazione, andando dal gioco al Crm stesso (Buongiorno); operatori, non fissate la vostra campagna solo sul flusso tradizionale, ma moltiplicate le idee affidandovi al crowdsourcing (BootB).

Accoppiamento on-line e off-line
“Passiamo on-line il 30% del tempo libero, ma le aziende investono su quel media solo il 7% dei budget”, ha esordito Marco Corsaro di 77Agency. L’evoluzione digitale del mondo ha introdotto la coda lunga, che in questo caso si legge come “la percentuale di visitatori non controllata dal brand è maggiore di quella controllata”.
L’idea di base è che il settore è sottovalutato e un piccolo investimento on-line può dare grandi risultati.
Ad Internet si accede all’80% da Google e al 20% da media sociali (principalmente Facebook e Youtube): il primo canale da molte risposte e poco branding, il secondo poche risposte e molto branding.
Se a Milano il partner sociale era Facebook e di questo sistema si dettagliavano i successi, l’edizione romana ha posto l’accento sul più diffuso servizio video al mondo. Youtube viene visto dal 45% degli internauti italiani, contro una percentuale mondiale del 20%, con una fruizione media di 58 minuti al mese. Sulle sue qualità come attrattore pubblicitario sono state fatte analisi scientifiche davvero interessanti. “Un gruppo di persone si è sottoposto a quattro livelli d’indagine: biometrica, monitoraggio oculare, interviste qualitative e questionari online”, racconta Angelo Liverani, Agency Relationship Manager di Google, con risultati migliori rispetto alla TV tra il 14 e il 50%. “Inoltre la presenza su YouTube svecchia qualsiasi prodotto”, ha aggiunto, concludendo che il massimo vantaggio si ha unendo YT e TV, una soluzione che rende il messaggio più riconoscibile, identificabile e duraturo.

Puntate sullo smartphone
A questo punto si potrebbe pensare che la promozione on-line convenga rispetto a quella off-line, ma non è così: l’impatto televisivo resta maggiore, anche se per poco. E’ però certo che l’azione combinata ha un impatto molte volte superiore a quello delle singole azioni. E il canale principale sembra essere il nostro tascabile amico.
“In Italia ci sono 50 milioni di cellulari ed 11 milioni di smartphone, il dispositivo più adatto a seguire le attività sociali”, riassume Daniela Gallo, head of digital marketing di Buongiorno. “Il 90% degli italiani dichiara di non privarsene mai, quindi è il canale più adatto alla promozione sociale, anche se le stime di crescita della pubblicità su cellulare sono piuttosto variabili”.
I nuovi dispositivi smart, iPhone in testa, richiedono la capacità di un piano tariffario che prevalentemente caratterizza un adulto: “le fasce che compongono la grande maggioranza degli utenti sono quelle 25-34 e soprattutto 35-54, prevalentemente maschi”.
Il potere d’acquisto dei destinatari del messaggio tascabile è quindi evidente, e tale è la convenienza a puntare su questo dispositivo.

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