Smartphone: il trionfo dello User Generated Software

Dimenticate il video: la killer application degli smartphone è il software. Anche Microsoft lo sa.

La fascia di dispositivi dallo smartphone al netbook è senz’altro quella più interessante da quando esiste il mercato digitale. In una serie di tre articoli guarderemo tre diverse situazioni, di Microsoft, Apple e Google, approfittando delle diverse ottiche. In questo primo articolo guardiamo la proposta di Microsoft dal punto di vista commerciale, più che innovativo e tecnico. L’uscita di Windows Mobile 6.5 è un evento molto importante nella strategia di Microsoft e una chiave di volta dell’intero scomparto degli smartphone. La fascia alta dei telefonini, infatti, cresce a ritmo serrato e promette di orientare l’intero scomparto mobile nel giro di un paio d’anni.
Quanto questo segmento possa diventare importante per la mamma delle finestre, ormai priva dell’apporto di Bill Gates, va vista in un discorso complessivo.

In questo momento la situazione di Microsoft è particolarmente interessante e merita qualche osservazione. Secondo il britannico Telegraph, Ballmer ha recentemente dichiarato che aver aumentato la sicurezza di Vista a scapito della compatibilità non fu accettato dagli utenti e che l’azienda non s’è mai ripresa. Nella graduatoria mondiale per sistemi operativi Windows ha perso parecchie posizioni, passando dal 14,3% del secondo trimestre 2008 al 9,3% del secondo trimestre 2009 (dati Canalys ).
In questo ottobre Microsoft ha lanciato la prima versione del prodotto per l’area phone, Windows Mobile 6.5 e a breve distanza arriverà il nuovo prodotto di punta per l’area personal, Windows 7. Parlando di dispositivi a brevissimo gli scaffali dovrebbero ospitare una trentina di nuovi modelli Windows Phone.

Il segmento smartphone accelera
Le statistiche disponibili sono molte e diverse tra loro, ma per grandi linee sembrano convergere verso la stessa situazione. Uno dei parametri ancora essenziali al mercato è la penetrazione in termini di utenti attivi per sistema operativo. Negli Stati Uniti la situazione è la seguente: RimOs 9,7 milioni, Windows 6,8, iPhoneOS 5,3, Palm Os 2,4 milioni, Symbian 0,9, Android 0,4 (dati ComScore).
La telefonia mobile cresce a ritmi vertiginosi e ormai i vari tipi di cellulare (basic, feature e smartphone) sono 4 volte i PC. Nello specifico settore smartphone, uscito dalla dimensione di nicchia, il ritmo di crescita della fascia alta dovrebbe crescere a ritmi serratissimi, portando il segmento dall’attuale 8% circa ad un più interessante 28% nel 2013 (Dati Wireless Expertise). Gran parte della spinta necessaria dovrebbe provenire dal ribasso del costo d’ingresso nei dispositivi, che sta per andare a 99 dollari, 67 euro al cambio attuale. Ma c’è anche un altro motivo.

Windows Marketplace e gli altri
La vendita di piccole applicazioni online è la cosa più simile ad una killer application, che nel mondo mobile delle nazioni avanzate sta avendo un enorme successo dopo quelli avuti da voice/messaging e suonerie promessi ma mai realizzati per il video in una qualsiasi forma.
Ecco perché la componente più importante nella strategia a medio termine sembra Windows MarketPlace, la risposta di Redmond ad Apple in particolare e al mondo di application store più in generale.
Si ritiene che nei prossimi anni la crescita di fatturato delle piccole applicazioni sarà superiore a quella, già molto alta, del numero di smartphone venduti. L’interesse in questo nuovo settore commerciale è notevolissimo, in quanto si tratta di contenuti generati dall’utente che promuovono una piattaforma e sui quali l’azienda ha il suo ricarico.
Poiché la vita media di queste applicazioni è più lunga di quella dell’hardware sul quale girano c’è la possibilità d’un intero ecosistema di tipo nuovo, non legato a un solo negozio per ciascuna piattaforma o produttore. In questo c’è chi punta anche sugli interessi dei gestori di rete, in primis Verizon, nell’individuazione di strategie articolate che indirizzino il mercato.

Crescita per acquisizione
Un altro elemento sul quale si valuteranno le questioni a medio termine è l’acquisizione di piattaforme esistenti. Palm dietro al suo dispositivo Pre, Palm ha perso tempo e fatturato ma ha guadagnato in credibilità, e negli ambienti finanziari se ne discute il futuro. La crisi economica potrebbe mettere fuori gioco operatori anche più grandi e la stessa Rim potrebbe essere risucchiata in un eventuale vortice di acquisizioni.
Ma anche altre manovre finanziarie e legali sono allo studio nel mercato: in particolare desta scalpore la richiesta di danni di Nokia ad Apple per violazione di brevetti: circa 40 aziende hanno firmato con il colosso finlandese accordi per l’uso di queste tecnologie, mentre Apple non l’avrebbe fatto, incorporandone una decina nell’iPhone. La lotta in tribunale si prospetta aspra ma ricca.

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