L’Unione Europea impone a Microsoft di cambiare “radicalmente” Passport

Concluso un accordo che prevede per l’utente la possibilità di essere estesamente informato e autorizzato a decidere quali dati intende fornire e a quali condizioni i dati potranno essere rielaborati da Microsoft. La normativa si estende anche al sistema concorrente Liberty Alliance.

31 gennaio 2003 Microsoft ha aderito alle richieste di “sostanziale cambiamento” del sistema di autenticazione online .Net Passport per venire incontro alle norme sulla tutela dei dati elettronici in vigore nei Paesi della Ue. Le modifiche, che comprendono un «radicale mutamento nel flusso delle informazioni», nell’ambito del servizio Passport serviranno a garantire che la piattaforma di autenticazione siano conformi alle specifiche della direttiva europea sulla tutela dei dati.

L’accordo raggiunto con Microsoft è stato annunciato dal gruppo di lavoro Articolo 29, che ha preso in esame, insieme a Passport, anche il sistema concorrente, Liberty Alliance, sostenuto da Sun Microsystems. Il gruppo interno alla Commissione europea ha prodotto un documento di lavoro che verrà applicato ai due sistemi e ad altre eventuali proposte future. «La principale conseguenza sarà che l’utente verrà correttamente ed estesamente informato e autorizzato a decidere quali dati intende fornire e a quali condizioni i dati potranno essere rielaborati da Microsoft e dagli altri siti aderenti», si legge nella dichiarazione ufficiale della Commissione. Il gruppo di lavoro Articolo 29 era stato costituito dopo che i regolatori avevano sollevato qualche perplessità sulle misure di privacy concepite da Microsoft per Passoport. Analoghe preoccupazioni sono state regolate da un accordo negli Stati Uniti tra Microsoft e la Federal Trade Commission, lo scorso agosto.

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