Lucent: profittevoli nel 2003

Massimo Sangiovanni, direttore marketing della filiale italiana, dichiara conclusa la fase dei tagli e si dice ottimista per il prossimo anno.

4 dicembre 2002
La lunga stagione dei tagli in Lucent, il vendor delle Tlc nato da AT&T, è conclusa. Lo afferma il direttore marketing della filiale italiana, Massimo Sangiovanni, secondo il quale il nuovo assetto della società garantirà il ritorno all’utile nel 2003, anche in condizioni di mercato poco favorevoli. “Lucent è profondamente cambiata – ha spiegato il manager – rispetto a due anni fa. Da 110 mila persone siamo passati a 35mila, anche per effetto degli spin off di Avaya e Agere. Ora siamo focalizzati sui grandi operatori, che rappresentano l’80% degli investimenti nel settore, con due strutture parallele, Wireline e Mobility, a cui si aggiungono i prestigiosi Bell Labs. Tutte le aziende hanno sofferto negli ultimi 18 mesi, ma contiamo di tornare in utile nel 2003. Già oggi abbiamo un cash flow di 4,3 miliardi di dollari”.

Ma quando arriveranno i primi utili? “Non in questo trimestre – risponde il responsabile -, ma nel prossimo, cioè nel Q2 dell’anno fiscale”.


Quanto alla filiale italiana, la “cura dimagrante” ha ridotto i dipendenti da 400 a 290, soprattutto grazie a una politica di “non sostituzione”. “In passato – ha specificato Sangiovanni – seguivamo direttamente anche gli operatori più piccoli, come gli Isp. Oggi ci affidiamo ai business partner e, per questo, alcuni dei nostri dipendenti si sono spostati nel canale”.
Nel nostro Paese, sono clienti di Lucent Telecom Italia, Albacom, Tiscali, Wind, Omnitel e Tim.

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