L’integrazione al centro dell’attenzione di Oracle

SI e aperta, a Los Angeles, la user conference OpenWorld, che Oracle user` per lanciare un insieme di prodotti e iniziative su diversi terreni.

La conferenza OpenWorld, appena apertasi a Los Angeles, servirà a Oracle
per rilanciare la propria immagine di "accentratore" della gestione dei
dati, sia in ottica di integrazione applicativa enterprise che per il
supporto alle piattaforme emergenti e future del mercato.
Il terreno dell’Eai (Enterprise application integration) sembra promettere
bene, tant’è vero che molti big, a partire da Ibm, si stanno attrezzando,
ma per ora si tratta di un terreno sostanzialmente vergine e gli operatori
già presenti (Software Technologies, Neon, Vitria, Crossworlds e simili)
sono troppo piccoli per poter aiutare le aziende a convertirsi verso il
paradigma dell’e-business, che comporta transazioni complesse via Internet.
Su questa china si colloca il nuovo Integration Server, che Oracle ha
costruito sulla tecnologia 8i, del quale impiega la directory Internet per
offrire la scalabilità necessaria per le transazioni di e-commerce. Le
tecnologie di integrazione sono già state sperimentate internamente dalla
società, con il marketplace on line Oracle Exchange, e ora verranno
proposte anche sul mercato.
Integration Server è una piattaforma di messaging basata su Java e Xml, ch
e
include nuove versioni di prodotti esistenti, cose nuove e un motore di
trasformazione in licenza da Tsi Software. Nello specifico, troviamo
Message Broker (per le comunicazioni interapplicative), servizi di business
process coordination via Oracle Workflow, Advance Queuing 8i, servizi di
directory e trasformazione dei dati e integrazione con offerte di altre
società (Sap in testa. In parallelo al rilascio dei prodotti, la struttura
di consulenza offrirà servizi di integrazione e-business e un Integration
Framework (Eif), supportato da partner in tutto il mondo.
La manifestazione californiana sarà l’occasione anche per offrire
un’anteprima su Oracle 8i Versione 2, che sarà ufficialmente rilasciato
solo nel primo trimestre del prossimo anno. La nuova release conterrà
capacità analitiche integrate, che prima necessitavano di un server Olap
separato. Ora, invece, basterà il database e gli strumenti di query Sql.
Dagli utenti, tuttavia, sono arrivate soprattutto richieste di una maggiore
stabilità, delle quali il costruttore dovrà tener conto.
A potenziare il proprio database principale, Oracle penserà con iCache, un
prodotto definito di "caching dinamico a livello intermedio", che peò
risulta ancora nelle fasi iniziali di sviluppo.
Sul fronte delle alleanze, di rilievo quella annunciata con
Hewlett-Packard, che consentirà l’integrazione di Oracle 8i Lite con la
piattaforma Chai, per il mobile computing. Quella di Hp è una Java virtua
l
machine integrata con un set di tool, che il costruttore vuol vendere come
piattaforma integrata per l’interazione intelligente tra dispositivi
"applicance" informativi. Dunque, appare significativa la combinazione con
un prodotto che, invece, viene proposto come piattaforma Internet per il
mobile computing e i sistemi embedded. Gli sviluppatori potranno così far
leva su 8i Lite per la memorizzazione e l’integrità dei dati e su Chai per
l’interoperabilità di rete.
Infine, Oracle si è avvicinata anche a Ibm, concorrente diretto nei
database, per assicurare il supporto del proprio prodotto alla futura
versione Unix Monterey/64, che Big Blue sta sviluppando essenzialmente
insieme a Sco. Il sistema operativo sarà pronto e destinato a funzionare
sui processori Itanium di Intel, basati sull’architettura Ia-64. Come parte
dell’accordo, l’Internet Directory di Oracle sarà portata già su Aix 4.3
.3,
entro la fine dell’anno, oltre che sul futuro sistema operativo a 64 bit.
In sostanza, fra un anno circa, le piattaforme operative di riferimento per
il database di Oracle saranno i principali Unix (oltre a Monterey, anche
Solaris, Tru64 e Hp-Ux), Windows 2000 e Os/390.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome