L’Inps avvia i controlli dei conguagli per le indennità di malattia

L’istituto ha individuato una serie di situazioni con “non congruità formale e sostanziale” e con un elevato valore dell’indice di rischio di evasione. Un primo lotto di aziende con dimensione compresa tra i 3 e i 10 dipendenti sarà visitato entro il prossimo 31 marzo.

L’Inps intende effettuare dei controlli sui conguagli delle indennità di malattia sui modelli DM10 compilati dal datore di lavoro per denunciare all’Istituto le retribuzioni mensili corrisposte ai dipendenti, i contributi dovuti e l’eventuale conguaglio delle prestazioni anticipate per conto dell’Inps, delle agevolazioni e degli sgravi. A renderlo noto è stata la stessa Inps con la circolare n. 33 del 10 febbraio 2010.

L’istituto ha infatti ha elaborato una serie di situazioni con non congruità formale, ovvero con errori nei conguagli, e non congruità sostanziale, cioè il compenso tra attività produttive e giornate di malattia. Tali situazioni hanno portato a individuare un lotto di aziende attive con un elevato valore dell’indice di rischio di evasione. Dette aziende hanno dimensione compresa tra 3 e 10 dipendenti e non hanno mai richiesto l’effettuazione di visite di controllo per i propri dipendenti.

Il modello DM10 sarà perseguito anche attraverso un’attenta verifica degli importi posti a conguaglio, da parte delle aziende, nel quadro D del modello DM10. L’elevata variabilità dei dati contenuti nel quadro D, riconducibile a ogni particolare situazione aziendale che rende “unica” l’azienda stessa, rende necessaria una maggiore e più accurata valutazione amministrativa di alcuni aspetti significativi: “personalità” dell’azienda, “cluster” di appartenenza, comportamento contributivo e fiscale, tipologia di lavoratori alle dipendenze e localizzazione dell’attività, raffronto con aziende omogenee attraverso un’analisi comparata, esame di ciascuna tipologia di conguagli dichiarati nel quadro D e quantificazione degli stessi, che va ad aggiungersi ai controlli formali automatizzati già in uso, mirati a focalizzare le diverse tipologie di irregolarità contributive.

La personalità dell’azienda può essere studiata attraverso la correttezza dei comportamenti aziendali, un eccessivo uso del part-time oppure una percentuale di importi conguagliati superiore alla media possono offrire degli “alert” sulla strumentalizzazione di tipologia di lavoratori o di conguagli sulla contribuzione da versare che impongono una verifica a tutto tondo dell’azienda.

A conclusione di questa fase, che non dovrà protrarsi oltre il 31 marzo 2011, le risultanze delle verifiche effettuate andranno ad arricchire il “database” integrato su cui verrà costruito un modello statistico predittivo che consentirà di associare ad ogni azienda uno “score” di probabilità di inadeguatezza dei conguagli per malattia e, conseguentemente, di individuare le aziende più a rischio.

Al fine di avere a disposizione ulteriori dati significativi per le nuove elaborazioni, il “file” che verrà trasmesso conterrà, oltre all’elenco delle aziende, anche altri campi relativi a informazioni e notizie che dovranno essere acquisite nelle varie fasi dell’attività di verifica.

La verifica amministrativa sarà finalizzata all’analisi delle denunce retributive e contributive aziendali, al fine di individuare situazioni “anomale”, da sottoporre a specifico controllo, attraverso controlli incrociati con dati interni ed esterni (informazioni contributive e retributive, denunce fiscali, modello 770 e così via).

Tale procedimento di verifica deve tendere, laddove la situazione aziendale lo richiedesse, alla piena integrazione tra le diverse fasi dell’attività amministrativa e l’attività di vigilanza ispettiva.

In altri termini, il procedimento di verifica amministrativa potrà concludersi con il recupero degli importi posti indebitamente a conguaglio, in tutti i casi in cui si evidenzi la non congruità degli elementi presenti negli archivi o gli ulteriori elementi prodotti dal contribuente in sede di contraddittorio siano tali da consentire l’immediata quantificazione della contribuzione erroneamente conguagliata o con attività di vigilanza ispettiva, nei casi in cui emerga la necessità di verificare l’azienda nella sua interezza.

L’accesso ispettivo quindi verrà attivato sistematicamente su tutte le situazioni ritenute ad alto rischio di evasione contributiva.

L’analisi della posizione contributiva del soggetto contribuente, effettuata attraverso un vero e proprio controllo sostanziale degli importi conguagliati e il successivo riscontro dei risultati ottenuti, per il tramite del Coordinamento Generale Statistico Attuariale, renderà possibile l’elaborazione di indicatori di rischio comportamentale che consentiranno la messa a punto di nuovi indici di rischio e quindi di procedere a nuovi e più mirati controlli.

L’attività di verifica amministrativa tenderà, quindi, da una parte a recuperare, ove necessario, la contribuzione indebitamente conguagliata per effetto di fenomeni di malattia per i quali non è stata prodotta la dovuta certificazione medica, dall’altra a individuare improbabili eventi di malattia conguagliati o eventuali rapporti di lavoro non dichiarati, anche attraverso l’attivazione di specifiche attività di vigilanza per le quali la funzione di verifica amministrativa svolge un ruolo di impulso.

Un confronto costruttivo con le aziende sottoposte a verifica dovrà prevedere, ove necessario, la richiesta di documentazione inerente le giornate di malattia, e attività di accertamento e verifica dei rapporti di lavoro per i quali è stata dichiarata “l’assenza” a seguito di malattia nel periodo contributivo in esame.

Al fine di individuare correttamente le dinamiche del fenomeno in esame si è tenuto conto di una serie di dati presenti negli archivi interni (DM, E-mens, certificati di malattia, visite mediche di controllo), creando un database integrato da arricchire con ulteriori informazioni provenienti da archivi esterni (per esempio, le dichiarazioni fiscali).

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