L’Ict motore di riorganizzazione

Il settore Abbigliamento è in forte evoluzione e chiama all’appello la tecnologia per affrontare nuove sfide. L’esperienza di chi produce Lovable.

In DbApparel, società di cui fanno parte i marchi Lovable, Playtex e Wonderbra per un giro d’affari di 140 milioni di euro, l’innovazione informatica e quella di prodotto hanno la medesima importanza che Giuseppe Zambarbieri, Cio Southern Europe del gruppo, definisce stabile.
 
«Faccio parte del board of director da qualche anno e l’Ict ha il giusto peso in termini di abilitatore del cambiamento».

Alla stessa stregua, quest’ultimo, insieme all’innovazione, rappresenta un elemento vincente proprio per gli investimenti Ict, andando, in molti casi, a impattare sulla riduzione dei costi. Sebbene l’attenzione all’efficienza sia, infatti, forte, l’apporto in termini di efficacia è sempre più considerato. E proprio la compensazione tra la diminuzione del costo del personale e gli investimenti in atto su alcune nuove piattaforme applicative, come per esempio il Plm, hanno portato alla stabilità, con tendenza alla riduzione del budget di spesa It per il 2008, che dovrebbe rappresentare il 2% del fatturato.

«Oggi che l’azienda sta affrontando grandi processi di riorganizzazione del proprio business model, appare ancora più evidente quanto l’Ict giochi un ruolo importante».

Poco influisce la congiuntura economica, mentre a orientare gli investimenti (che negli ultimi anni si sono concentrati, prevalentemente, su applicazioni di nicchia o a supporto dei cambiamenti nel modello di business) sono, soprattutto, i risultati aziendali di breve termine.

«Stiamo assumendo i contorni di azienda rete. Da una parte la forte spinta Retail con la catena di franchising, dall’altra la collaboration con i nostri partner remoti di manufacturing, per esempio quelli del Far East. Per questo motivo, networking e Tlc sono fondamentali e l’efficienza a bassi costi è ancora una volta abilitante. Importante è anche un presidio efficace della nostra supply chain, oltre al tema della sicurezza. Rilevante diventa anche il middleware, mentre l’hardware rappresenta una commodity».

Su questo fronte, invece, Zambarbieri ha già introdotto soluzioni di mobilizzazione dei costi fissi, che conta di estendere in futuro.
«Abbiamo anche in essere esempi di full business process outsourcing, per esempio sul canale Retail, e stiamo pensando a qualche progetto pilota in termini di software as a service» indica il manager.

Non è in fase di valutazione, invece, l’assunzione di nuovo personale Ict, né l’adozione di sistemi separati per il calcolo dei consumi delle risorse. Sul fronte dell’impatto ambientale sono attive alcune iniziative, anche se limitate al riciclo dei toner e a un discorso di ufficio senza carta.

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