L’elettronica guarda all’Asia

La rassegna Productronica 2007 fa il punto sul futuro del settore: Cina e India saranno i mercati decisivi

MONACO – Le temperature polari e uno sciopero dei macchinisti che ha paralizzato gli ultimi giorni di fiera hanno contribuito a limitare – anche se in misura lieve- un successo che, come avevamo anticipato nei giorni d’apertura, sembrava fin dall’inizio segnato. Productronica si è chiusa venerdì con una leggera flessione delle presenza dalla Germania, sebbene il numero delle preregistrazioni facesse segnare un 15% in più rispetto alla precedente edizione.
Scioperi e neve a parte, Productronica 2007 sarà comunque ricordata come l’edizione più internazionale dal lontano 1975, anno dell’inaugurazione della manifestazione. Il 40% degli espositori venivano infatti dall’estero, contro il 38% del 2005 e così i visitatori: ben il 45% di presenze straniere contro i 41% della precedente edizione. Tutto ciò a dimostrare il carattere sempre più globalizzato del mercato della produzione elettronica, che non si limita certamente ai ristretti confini europei.

Il futuro di Cina, India ed Europa dell’est 
Proprio il tema della globalizzazione del mondo dell’elettronica è stato l’argomento che ha trovato il maggior riscontro di pubblico ed espositori nei quattro giorni di Productronica. Uno dei momenti più importanti della manifestazione di Monaco è stato infatti la tavola rotonda iniziale dedicata alle sfide e alle opportunità del mercato dell’elettronica nei bacini cinese, indiano ed est europeo. Condotta con grande esperienza dalla giornalista televisiva Sabine Beckmann, la tavola rotonda ha messo in luce quello che sarà il futuro delle tre aree geografiche: una Cina con ruolo di paese leader, area di sbocco dei mercati del futuro e ancora, sito produttivo privilegiato verso il quale si stanno investendo grandi capitali soprattutto nell’area della Ricerca e Sviluppo; poi l’India, paese non ancora sfruttato a dovere per le sue grandi potenzialità, ma che si trasformerà nei prossimi anni in importante bacino di sbocco commerciale, oltre che area di reclutamento di progettisti e ingegneri di alta preparazione tecnico-scientifica; infine la zona est europea, attualmente in leggera flessione, ma che rappresenta sempre un mondo mentalmente e geograficamente a noi vicino, ideale per continuare anche in futuro ad investire. Tutti dati risaputi, certo, ma suggellati in occasione della tavola rotonda da ospiti influenti come Jochen Eickholt, amministratore delegato di Siemens Home and Office Communication Devices GmbH, Jürgen W. Gromer, presidente di Tyco Electronics, e Yoav Harel, presidente di Orbotech Europe, fra gli altri presenti.
 
I dati finali sull’affluenza

Per quanto riguarda i dati trasmessi dall’ente fiera in chiusura della manifestazione, non si può certo dire che le previsioni della vigilia non siano state confermate: 1484 espositori da 35 paesi diversi e più di 40.000 visitatori, buona parte dei quali assolutamente soddisfatta della quattro giorni bavarese. Sebbene sostanzialmente in linea con quanto ricavato dalle impressioni del post Productronica 2005, gli operatori hanno considerato per l’86% una massima soddisfazione per il livello dei visitatori. Il che significa, in altre parole, un numero di contatti commerciali di tutto rispetto. E tutto ciò trova un riscontro diretto nell’ottimismo di espositori e visitatori che, a un’indagine statistica dell’ente fiera, hanno dichiarato di essere certi di una crescita del settore nei prossimi sei mesi (l’85% degli espositori e l’83% dei visitatori). Avremo modo di commentare tali sensazioni alla prossima edizione di Productronica, tra il 10 e il 13 novembre del 2009.

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