Le soluzioni di Adobe per i professionisti del marketing online

La società aggiorna i prodotti dell’Online Marketing Suite: si parte dagli strumenti di Web e social analytics per arrivare all’ottimizzazione della ricerca a pagamento.

In seguito all’acquisizione di Omniture, avvenuta nell’ottobre 2009, il portfolio delle soluzioni Adobe si è arricchito di un ulteriore tassello: al classico focus sulla creazione, gestione e distribuzione dei documenti la società ha infatti aggiunto anche l’analisi dei contenuti, per capire come gli utenti accedono e interagiscono con i dati.

Stiamo assistendo a tre grandi fenomeni – osserva Andrea Valle, Emea Senior Technical Architect di Adobe-: l’esplosione del multi schermo, inteso come variegate modalità di accedere ai contenuti da diversi dispositivi (tablet, smartphone, set top box, notebook e via dicendo ndr); il marketing incentrato sui dati che sta passando dalla statistica e dall’analisi predittiva all’analisi in tempo reale; la consumerizzazione dell’It all’interno di una impresa sempre più digitale”.

Di fatto, le imprese si trovano nella condizione di prendere decisioni di business sempre più velocemente, cercando di aggregare dati che arrivano da molteplici fonti (web, mobile, social, Crm, call center, sistemi Pos), all’interno di un processo dove il marketing è chiamato a disegnare scenari su dati sempre più variegati.

E qui entra in gioco l’Adobe Online Marketing Suite. Si tratta si una serie di prodotti stand alone che vanno a coprire varie esigenze: dalla Web analitycs, al Search marketing, dalle survey, all’analisi multi-channel. In totale i prodotti della suite sono 10.

In particolare Adobe ha messo mano a 4 prodotti della Suite. Il primo è SyteCatalist, lo strumento di Web Analytics. Secondo quanto comunicato, gli utenti di SiteCatalyst ora possono elaborare in tempo reale qualunque report filtrato per segmenti quali, ad esempio, utenti di Facebook, traffico mobile, visitatori che hanno guardato un video.

Una nuova interfaccia mostra istantaneamente, all’atto dell’accesso, i report di riepilogo personalizzabili. Infine è stata realizzata un app che permette agli utenti di accedere ai dati SiteCatalyst anche da iPad.

Un nuovo prodotto è SocialAnalytics che aggiunge la dimensione Social alla suite. In pratica, questo strumento si occupa di scandagliare l’universo dei social network, aggregando le attività degli utenti della community in base a parole chiave (solitamente il brand dell’azienda e/o quello dei concorrenti).

Le attività vengono classificate secondo un ranking da 0 (commento negativo) a 10 (commento positivo). Il tool si occupa anche di correlare l’impatto delle conversazioni sui social network sul numero di visite o di vendite derivanti dal sito Web.

Terzo prodotto oggetto di restyling è SearchCenter+, usato per realizzare campagne complementari di ricerca organica e a pagamento. L’obiettivo è ottimizzare l’investimento nel search marketing, analizzando i dati che arrivano dalla ricerca spontanea (considerando che secondo una stima Adobe il 62% dei navigatori non conosce la differenza fra link organici e a pagamento).

Infine, Adobe ha annunciato Tag Manager. Si tratta di un prodotto pensato più per i tecnici che i professionisti marketing e funziona in questi termini: solitamente l’acquisizione in forma anonima dei dati di audience si effettua utilizzando un tag (un piccolo segmento di codice JavaScript o HTML) presente nella pagina Web.

Il punto è che il processo di implementazione e manutenzione di tag separati su una pagina Web (Web analytics, servizi di ottimizzazione, server pubblicitari e via dicendo) richiede competenzee soprattutto tempo quando questi tag vanno aggiornati.

Tag Manager si occupa appunto di gestire al di fuori delle pagine Html questi tag, fungendo da contenitore esterno. I tag in questo container vengono gestiti attraverso un’interfaccia di amministrazione dalla quale gli utenti possono aggiungere e rimuovere sia i tag Adobe, sia quelli di altri partner, senza per questo modificare il sito Web.

I prezzi non sono stati ufficializzati e dipendono da un serie di fattori (traffico, esigenze, necessità) da discutere con Adobe o con i partner della società. Il listino insomma è una pagina bianca.

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