In due anni è raddoppiato il numero delle persone che traggono dal sito di aste online la loro fonte di reddito
Per alcuni è una fonte di reddito primaria, per altri secondaria. Per tutti, però, il sito di riferimento è lo stesso: eBay. Le vendite attraverso il colosso delle aste online, secondo un’indagine condotta da Research International, rappresentano l’attività principale o un’integrazione della principale per oltre 16.500 italiani. Di questi, 14.500 hanno una fonte di reddito primaria o secondaria derivante dalla propria attività di vendita su eBay, mentre un paio di migliaia sono dipendenti di un’impresa che opera su eBay. Confrontando lo stesso dato con la ricerca analoga del 2006* risulta che il numero degli italiani che vivono delle vendite su eBay è cresciuto di oltre il 100%, passando da 8.033 a oltre 16.500 in soli due anni.
L’indagine ha rilevato che all’interno della numerosa Community eBay la presenza delle Pmi italiane sta crescendo a tassi record – oltre 223% in più rispetto al 2006. Circa 4.500 imprese individuali e ben duemila Pmi con dipendenti traggono dalle vendite su eBay la loro prima o seconda fonte di ricavi. Il 17% dei proprietari delle Pmi (circa mille persone) ha addirittura lasciato la propria occupazione per potersi dedicare a tempo pieno alla nuova attività imprenditoriale su eBay.
Secondo l’indagine, realizzata per conto di eBay, l’attività su Internet (e in particolare sul sito di aste online) comporta per i venditori una serie di vantaggi come l’aumento dei volumi di vendita (47%), raggiungimento di acquirenti internazionali (43%), miglioramento della redditività (27%).
Tra le categorie di vendita maggiormente rappresentate dagli imprenditori intervistati spiccano Audio/Tv/Elettronica (il 21%), informatica e palmari (il 20%), abbigliamento e accessori (il 17%) e Auto/moto/scooter (il 17%).





