Largo ai Jovane

La prima uscita ufficiale del neo-amministratore delegato di Microsoft. Che scommette sulle piccole e medie imprese.

Metà scozzese e metà napoletano“. Si presenta così Pietro Scott Jovane, classe1968, nel suo primo incontro ufficiale con la stampa da amministratore delegato di Microsoft Italia.

Una carriera fulminea, dirompente. Prima esperienza come business development manager, Jovane si è presto spostato in ambito finance, entrando in Microsoft nel 2003 proprio come Cfo (“sono un professionista del numero” ha detto di sé).

Nel 2005 l’esperienza commerciale in ambito Telco e Media e poi il salto nel vortice Internet in qualità di Country Manager di Online Service Group (la divisione per intenderci di MSN, Windows Live ma anche di Microsoft Advertising). “Perché Internet – spiega – fa molto bene alle imprese, ma anche ai consumatori e alle famiglie che vedono ridurre il digital divide”.

Di lui si diceva in tempi non sospetti in Microsoft che fosse “The One”, il prescelto. I salti da una posizione di vertice all’altra, in aree così diverse, erano stati interpretati come la volontà di fargli acquisire quell’esperienza a 360 gradi necessaria per guidare la filiale di una società così complessa come è Microsoft. E così è stato.

Fra i suoi primi impegni nel nuovo ruolo, il mercato delle Pmi. “E’ fondamentale che le piccole e medie imprese crescano, innovino e investano su nuovi business. E l’azienda cresce anche e soprattutto con la tecnologia. Questo messaggio deve diventare una sorta di post-it per ogni imprenditore”.

Del resto – continua Jovane – è cambiata la percezione dell’informatica nelle imprese. Prima erano i sistemi informativi a dispensare la tecnologia, adesso sono gli stessi utenti a chiedere di usare strumenti quali la messaggistica istantanea. L’It è molto più pervasiva”. I nuovi assunti in altre parole si aspettano di trovare in ufficio gli stessi strumenti che usano abitualmente a casa. E l’idea di limitare l’uso di questi strumenti per questioni di sicurezza o altro è una scelta miope, un boomerang .

E poi la Pubblica amministrazione. “La Pa ha speso molto in tecnologia – commenta Jovane – ma i cittadini non la percepiscono appieno. Su questo versante, bisogna continuare a investire”. Non a caso, Jovane stesso ha firmato recentemente un protocollo d’intesa con il ministro Renato Brunetta per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche, in particolare nel settore scolastico. Il primo progetto pilota riguarda la costituzione di una “scuola del futuro” presso un istituto tecnico di Gelatina, in provincia di Lecce. Staremo a vedere.

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