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L’approccio di Google all’intelligenza artificiale: audace e responsabile

In occasione dell’evento I/O 2023, Google ha svelato una serie di novità di prodotto e di innovazioni concernenti l’intelligenza artificiale, e ha condiviso anche in che modo l’azienda sta lavorando per applicare l’IA a beneficio delle persone e della società.

Google – afferma l’azienda – ritiene che il suo approccio all’intelligenza artificiale debba essere al tempo stesso audace e responsabile. Per Big G questo significa sviluppare l’IA in modo da massimizzare i benefici per la società e affrontarne al tempo stesso le sfide, guidati dai principi per l’IA di Google.

Sebbene esista una tensione naturale tra i due aspetti, Google ritiene che sia possibile, anzi cruciale, accettare questa tensione in modo produttivo. L’unico modo per essere veramente audaci nel lungo periodo è essere responsabili fin dall’inizio, è il parere dell’azienda.

Google sta applicando l’intelligenza artificiale con audacia nei suoi prodotti, nei suoi progressi scientifici e nel contributo che sta fornendo per affrontare le sfide della società.

L’intelligenza artificiale nei prodotti Google e per le sfide della società

l’AI è già presente in molti dei prodotti che milioni (e talora miliardi) di persone usano come Google Maps, Google Traduttore, Google Lens e altri ancora. E ora l’azienda la sta introducendo per aiutare a stimolare la creatività con Bard, aumentare la produttività con gli strumenti di Workspace e rivoluzionare il modo in cui le persone accedono alle informazioni attraverso la Search Generative Experience.

In Google Labs si possono trovare molti altri esperimenti ed esempi iniziali di applicazioni utili.

Google sta utilizzando l’intelligenza artificiale anche per contribuire ad affrontare le sfide della società.

L’azienda sta applicando l’AI per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, fornendo previsioni di alluvioni in più di 20 Paesi, tracciando il perimetro degli incendi in tempo reale e contribuendo a ridurre le emissioni di anidride carbonica grazie alla diminuzione del traffico a singhiozzo. E ancora, la sta applicando per migliorare l’assistenza sanitaria in aree quali l’assistenza alla maternità, le cure contro il cancro e lo screening della tubercolosi.

Di recente Google ha anche annunciato Med-PaLM, un nuovo Large Language Model che potrebbe rivelarsi uno strumento utile per i medici. Inoltre, entro la fine dell’anno, Data Commons, un sistema che organizza i dati provenienti da centinaia di fonti per informare l’approccio di vari paesi a grandi problemi sociali quali sostenibilità, assistenza sanitaria, lavoro ed economia, sarà accessibile tramite Bard, rendendolo ancora più utile.

La ricerca all’avanguardia e le sfide da affrontare

L’intelligenza artificiale sta aiutando gli scienziati a compiere progressi netti e che porteranno benefici alla società in campi quali la fisica, la scienza dei materiali e la salute, sottolinea Google, che porta come esempio il programma AlphaFold di Google DeepMind.

AlphaFold è in grado di prevedere con precisione la forma 3D di 200 milioni di proteine, quasi tutte le proteine catalogate note alla scienza: questo è un risultato che ha permesso di raggiungere in poche settimane l’equivalente di 400 milioni di anni di progressi nella ricerca.

L’IA sta inoltre consentendo progressi nel rendere l’informazione accessibile alle persone ovunque. Per esempio, sta consentendo di realizzare progetti ambiziosi come la 1.000 Languages Initiative di Google: attraverso lo Universal Speech Model formato su oltre 400 lingue, l’azienda ha fatto importanti progressi nel raggiungere l’obiettivo di estendere il supporto alle 1000 lingue più parlate al mondo.

Benché sia esaltante assistere a queste audaci conquiste, Google è consapevole che l’intelligenza artificiale è una tecnologia emergente e che c’è ancora molto da fare.

È importante essere consapevoli che l’IA ha anche il potenziale di peggiorare alcune sfide sociali esistenti, come l’influenza di pregiudizi ingiusti, e di porne di nuove a mano a mano che diventa più avanzata e ne emergono nuovi usi, così come evidenziato dalla ricerche di Google stessa e da quelle di terzi. Ecco perché Google crede che sia imperativo adottare un approccio responsabile, guidato dai principi per l’IA che l’azienda ha stabilito per la prima volta nel 2018.

Ogni anno Google pubblica un report su come l’azienda sta attuando i suoi principi, che approfondisce esempi pratici. Si tratta di un lavoro che si evolve in continuazione con il progredire delle funzionalità e con l’emergere di nuove applicazioni di queste tecnologie, e che condivide quello che Google stessa sta imparando.

Un’area al centro dell’attenzione di molti, Google inclusa, è la disinformazione. L’intelligenza artificiale generativa rende più facile che mai creare nuovi contenuti, ma solleva anche ulteriori domande in merito all’affidabilità dell’informazione online, mette in risalto Google. È per questo che l’azienda continua a sviluppare e a fornire alle persone strumenti per valutare le informazioni online.

Nei prossimi mesi, l’azienda introdurrà nella Ricerca Google un nuovo strumento: About this image. Questo strumento fornirà un contesto importante, ad esempio quando e dove immagini simili potrebbero essere apparse per la prima volta e dove altro sono state viste online, compresi siti di notizie, di fact checking o social media. Più avanti nell’anno About this image sarà disponibile su Chrome e Google Lens.

Applicare i principi per l’IA

A mano a mano che Google applica i principi per l’AI ai suoi prodotti, l’azienda inizia anche a notare potenziali tensioni tra un approccio audace e uno responsabile. Ad esempio, Universal Translator è un servizio sperimentale di doppiaggio video basato sull’AI che aiuta gli esperti a tradurre la voce di una persona che parla e a far coincidere i movimenti delle labbra. Ha un enorme potenziale per migliorare l’apprendimento, tuttavia, consapevole dei rischi che potrebbe comportare nelle mani di malintenzionati, Google ha creato il servizio prevedendo dei paletti per limitarne l’uso improprio e rendendolo accessibile solo ai partner autorizzati.

Un altro modo attraverso cui Google rispetta i suoi principi per l’intelligenza artificiale è usando l’innovazione per affrontare le sfide nel momento in cui emergono. Per esempio, Google è stata tra i primi nel settore ad automatizzare i test antagonistici utilizzando gli LLM, il che ha migliorato significativamente la velocità, la qualità e la copertura dei test, consentendo agli esperti di sicurezza di concentrarsi sui casi più difficili.

Per contribuire a risolvere il problema della disinformazione, presto l’azienda integrerà novità relative a watermarking e metadati nei suoi ultimi modelli generativi. Inoltre, sta facendo progressi sugli strumenti per rilevare la sintesi vocale: nel progetto AudioLM ha addestrato un classificatore che è in grado di rilevare la sintesi vocale nei modelli audio con un’accuratezza quasi del 99%.

Google sa che sviluppare l’intelligenza artificiale in modo responsabile deve essere uno sforzo collettivo che coinvolge ricercatori, scienziati sociali, esperti, governi, creator, publisher, nonché le persone che utilizzano l’IA nella loro vita di tutti i giorni.

L’azienda intende condividere le sue innovazioni con altri per aumentarne l’impatto, come nel caso di Perspective API, che era stata originariamente sviluppata dai ricercatori di Jigsaw per mitigare la tossicità dei commenti online. Ora Google la sta applicando ai suoi modelli LLM, compresi tutti quelli menzionati ad I/O, e i ricercatori accademici l’hanno utilizzata per creare una valutazione standard di settore impiegata da tutti i più importanti LLM, compresi i modelli di OpenAI e Anthropic.

Google è convinta che un ecosistema web florido vada a beneficio di tutti, oggi come in futuro, e per supportarlo lavorerà con la comunità di chi opera sul web a modalità per dare ai publisher scelta e controllo sul loro contenuto web.

Parte di ciò che rende l’intelligenza artificiale così entusiasmante – sottolinea Google – è il suo potenziale immenso e concreto di portare benefici alle persone e alla società e l’imperativo di svilupparla ed utilizzarla in modo responsabile. C’è così tanto che cambia a mano a mano che la tecnologia progredisce e le persone ne fanno esperienza, la condividono, sviluppano e utilizzano. Si impara costantemente dalla ricerca, dalle esperienze, dagli utenti e dalla comunità in generale e Google incorpora quanto appreso nel suo approccio.

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