Lampi di luce sulle vendite di Asustek

Il colosso taiwanese ha scelto di tagliare i prezzi delle proprie mainboard per conquistare ulteriore share di mercato e aumentare le vendite di quasi il 30%, rispetto allo scorso anno.

19 settembre 2002 La guerra dei prezzi
fra produttori di mainboard per aggiudicarsi la commessa di qualche vendor di pc in più è cosa risaputa. La crisi di mercato si combatte anche così. Ne sa
qualcosa Asustek che, per continuare a mantenere fra le sue fila clienti come
Dell Computer – estremamente sensibile alla questione ‘sconti’ -, avrebbe messo
in atto una politica di riduzione dei prezzi delle proprie componenti. Una mossa
che, nelle stime della società, potrebbe fruttare una crescita di circa un
quarto delle unità consegnate nel corso del terzo trimestre in atto. Tradotto in
altri numeri, significherebbe che le schede madre vendute entro fine
settembre da Asustek potrebbero raggiungere quota 4,5 milioni, un milione in più
rispetto a quelle commercializzate nel medesimo periodo dell’esercizio
precedente. Dal canto loro, però, gli investitori avvertono: prezzi ridotti vuol
anche dire margini risicati. Ma in questo momento Asustek ha altro di cui
preoccuparsi. Come del margine lordo sceso al 15,2% nel secondo trimestre, rispetto al 20% riportato nel medesimo periodo dell’esercizio precedente, o degli ordininativi Hp passati dalle mani di Asustek a quelle della rivale Micro-Star International. E intanto, il mercato dei personal computer ha
registrato un Q3 in perdita dello 0,5% segnando il quinto
trimestre consecutivo in declino, stando ai dati rilasciati dalla società
di ricerca Idc. Tanto che le speranze di Asustek sono tutte per la PlayStation 2
di Sony, per la quale il vendor avrebbe cominciato dallo scorso quarter a
produrre schede.

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