La Ue pensa ai cantieri per rilanciare il mercato unico

Le linee seguite dalla Commissione vanno dall’accesso al credito per le Pmi a una nuova fiscalità per l’energia, ai brevetti europei, il cui costo passerà da 32mila a 2.500 euro.

La Commissione europea ha adottato alcune misure per rilanciare le imprese europee racchiudendole nel Single Market Act.

L’Atto si propone di “aprire 12 cantieri” per rilanciare il mercato unico nel 2012.
Dodici leve di crescita, competitività e progresso sociale che intendono facilitare la vita di tutti i protagonisti del mercato unico. Non solo le imprese, quindi, ma anche i cittadini, i consumatori e i lavoratori.

Eccole:
– accesso ai finanziamenti per le Pmi;
– mobilità dei lavoratori nel mercato unico;
– diritti di proprietà intellettuale;
– tutela dei consumatori;
– servizi e la normalizzazione;
– reti europee (trasporti, energia, comunicazioni elettroniche);
– mercato unico digitale;
– imprenditoria sociale;
– fiscalità;
– coesione sociale nel mercato unico;
– semplificazione del quadro normativo per le imprese;
– appalti pubblici.

Due proposte, in particolare, riguardano l’introduzione del brevetto unico europeo, valido in 25 Stati membri.
Le proposte di regolamento stabiliscono i termini e le condizioni per ottenere la protezione unitaria del brevetto, i suoi effetti giuridici e il regime di traduzione applicabile. L’iniziativa punta a ridurre nell’immediato il costo per avere un brevetto valido in tutta l’Ue da 32mila a 2.500 euro, e in futuro a meno di 700 euro.

Le proposte ora saranno sottoposte all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio.

Riguardo la fiscalità la Commissione ha presentato una proposta di revisione della normativa sulla tassazione dei prodotti energetici.
L’obiettivo è ristrutturare i regimi fiscali eliminando gli attuali squilibri, per promuovere l’efficienza energeticae il consumo di prodotti più compatibili con l’ambiente.
Le imposte sull’energia sarebbero divise in due componenti che, insieme, andrebbero a determinare l’aliquota d’imposta totale: le emissioni di Co2 (la proposta prevede un minimo di 20 euro per tonnellata di Co2) e il contenuto energetico.
La direttiva entrerebbe in vigore a partire dal 2013, con periodi transitori previsti.

Le misure per il sostegno alle Pmi per innovazione, internazionalizzazione e accesso al credito riguardano la partecipazione alle iniziative di venture capital da parte delle Pmi e le strategie per cluster tecnologici e reti di imprese.
La Commissione propone di creare uno statuto comune per i fondi che consenta loro di operare su tutto il territorio Ue, indipendentemente dai paesi di stabilimento.

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