La sfida di Oracle all’integrazione

La tendenza al best of breed contrasta con la concentrazione in atto nel settore Erp. Larry Ellison e soci potrebbero avere la forza di invertire un processo che pareva irreversibile.

26 giugno 2003 Uno degli aspetti meno considerati nella querelle sulle acquisizioni aperta fra Oracle, PeopleSoft e Jd Edwards è la mossa in controtendenza che la prima sta tentando nel mercato Erp di nuove generazione.
Da diverso tempo, infatti, sta emergendo l’idea che la soluzione ideale per le aziende sia composto con il “meglio” disponibile sul mercato, preso da diversi costruttori e debitamente integrato, secondo la logica del “best of breed”.
Persino Sap, un tempo campionessa del monolitismo, sembra essirsi convertita al nuovo verbo.
Ora, arriva Larry Ellison, che tenta di portarsi in casa un pericoloso concorrente, ma con esso anche un rafforzamento su un fianco debole della propria soluzione, ovvero la gestione delle risorse umane.
E ripropone il dubbio di un tempo: perché spendere soldi nell’integrazione quando si può avere tutto da un solo fornitore? Se è vero che ci saranno nuove acquisizioni nel settore, la domanda potrebbe essere meno peregrina di quel che sembra.

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