La ricerca nelle imprese secondo Google

L’azienda presenta la nuova versione della piattaforma per ricercare e indicizzare i dati in azienda.

Anche se non molto nota al grande pubblico, Google ha al suo interno una divisione Enterprise che commercializza appliance per la ricerca di dati e informazioni. Questa divisione – che opera anche in Italia dal 2006 – occupa circa un migliaio di persone dei 22.000 di BigG, con l’obiettivo di aiutare le imprese nella ricerca del giusto dato nel giusto momento.

Il problema è tutt’altro che secondario. Secondo una ricerca McKinsey su 7.800 executive, il 29% dei manager dichiara una certa difficoltà nel reperire le informazioni che servono a  supporto delle decisioni di business. I Knowledge Worker, dal canto loro, impegnano il 25% del tempo nella ricerca dei dati. Che raddoppiano per giunta di volume ogni 12-18 mesi.

Insomma, la situazione non è affatto rosea, considerando anche il fatto che l’80% delle informazioni in azienda non è strutturato e si perde fra documenti, presentazioni, fogli elettronici, e-mail e via dicendo.

Google Search Appliance 6.0
Per cercare di risolvere queste esigenze, Google ha presentato in occasione di Smau  Google Search Appliance (GSA) 6.0, ultima versione dell’appliance hardware e software per la ricerca di informazioni a livello enterprise.

Tecnicamente si tratta di un dispositivo che si declina nei modelli GB-7007 (in grado di indicizzare fino a 10 milioni di documenti) e GB-9009 (per ricerche fino a 30 milioni di documenti) e che viene montato in rack.  Giusto per avere una idea di cosa significhi indicizzare questa mole di dati, Google Enterprise in Italia ha un solo deployment da 10 milioni di documenti, per un’azienda da centinaia di migliaia di dipendenti. Secondo i dati forniti da Google, sono 220 i tipi di documenti che possono essere indicizzati.

Una volta connesso e personalizzato da parte degli amministratori, l’appliance  si occupa di ricercare, indicizzare i documenti in azienda e presentare poi i risultati della ricerca in una modalità “alla Google”.

Rilevanza dei risultati
La “rilevanza” tiene conto sia dell’algoritmo di Google che delle impostazioni decise dall’amministratore. Per esempio, lo staff IT potrebbe decidere di impostare come più “rilevanti” le presentazioni PowerPoint se chi esegue la ricerca fa parte del team marketing o i listini in Excel se chi vi accede è un commerciale. Il dato viene elaborato dall’appliance con lo stesso algoritmo usato dal motore di ricerca e i risultati visualizzati possono essere visualizzati a video oppure esportati in formato XML.

In tema di rilevanza, va segnalata la nuova funzione di auto-apprendimento denominata Self-Learning Scorer, che analizza i comportamenti di ricerca degli utenti per perfezionare e migliorare i risultati. In altre parole, se la maggior parte degli utenti clicca sul quinto risultato in risposta a una determinata query, automaticamente GSA fa scalare in altro di posizione quel risultato. Gli utenti, per inciso, possono creare anche degli alert (sulla falsariga di quanto già fanno col classico motore di ricerca) che avvisa nel caso di nuovi contenuti relativi alla keyword scelta.

Altra novità di GSA 6.0 è la disponibilità di nuovi connettori nativi per SharePoint e Lotus Notes.

Le tipiche installazioni
In genere, questi dispositivi danno il meglio per installazioni sopra i 350 dipendenti. E difatti fra le principali installazioni in Italia si segnalano fra le altre Unicredit, Rai, Confindustria, Regione Lombardia, Ansaldo. Per le aziende più piccole Google consiglia invece Google Mini, adatto per la ricerca su 50.000-300.000 documenti, con un prezzo a partire da circa 3.000 euro.

Per la vendita di queste soluzioni, Google si affida in Italia a una serie di system integrator secondo un classico modello mono-tier. I costi sono in funzione del numero di documenti indicizzati.

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