La proiezione di McData

La società, guidata in Italia da Gianni Altamura, fra campagna acquisti e rafforzamento prodotti, si sta tagliando un vestito da competitor dei big del networking evoluto.

Esistono quattro aree chiave che definiscono un backbone director: consolidamento della rete, gestione dinamica delle partizioni della rete, servizi intelligenti a 10 Gbps e portante di alta disponibilità per l’azienda.


L’assunto, preso direttamente dalle affermazioni del management della società, fa capire come sia in atto la trasformazione di McData, che vuole “diventare grande” e competere a tu per tu con i big del settore networking evoluto, cioè quello che guarda alle soluzioni end-to-end.


Due i fatti dell’ultimo periodo che danno il segno di ciò che sta avvenendo dentro e attorno la società: l’acquisizione di Computer Network Technology, una realtà costata 235 milioni di dollari, e il rilascio, appunto, del primo backbone director, ovvero uno strumento per il livello di criticità più elevato dell’infrastruttura di rete.


L’acquisizione di Cnt è stata salutata con positivo stupore da parte degli analisti, come Ovum, secondo i quali l’abbinata delle due offerte darà un senso di completezza all’azione di McData, considerando la radice telco dell’acquisita e la sua esperienza nelle soluzioni di “movimentazione” dati per i clienti corporate.


Ovvero, McData si porterà in casa competenze da service provider, che le consentiranno di essere attiva su un fronte d’offerta end-to-end.


Ma l’integrazione fra le strutture delle due società è ora al vaglio di un gabinetto di studio interno, che produrrà qualcosa di concreto, presumibilmente, non prima di tre mesi.


Si completa, anche così, l’offerta di McData, che ora, in termini di prodotto, si posiziona su tre livelli di macro-topologia di rete. E a quello più elevato c’è proprio il nuovo backbone director.


L’Intrepid i10K è stato progettato per lavorare come centro stella per le San nei datacenter.


Supporta il partizionamento dinamico, permettendo di gestire in modo indipendente ogni partizione, e la funzionalità di secure San island, che consente di consolidare grosse fabric.


Già si sa che Emc offrirà la nuova tecnologia di McData, ma si stanno muovendo anche gli altri Oem della società: Ibm, Hp, Hds, Storagetek e Sun.


L’Intrepid i10K consolida l’ambito della rete con 256 porte non bloccanti,


Isl nativi a 10 Gbps e tecnologia director FlexPar. Ciascun director FlexPar offre la gestione delle partizioni hardware di rete, garantendo una separazione completa con firewall di tutto il traffico.


Il sistema è in grado di trasportare 10 Gbps sulla fibra spenta e a una distanza massima di 190 chilometro, abilitando l’alta disponibilità delle applicazioni in tutta l’azienda.


Sarà disponibile per l’acquisto in tutto il mondo nel primo trimestre fiscale McData, cioè fra febbraio e aprile 2005.

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