La Pec rilancia il progetto di Brunetta

PostaCertificat@ è un altro tassello che tende a velocizzare la Pa Italiana, incanalando energie attive verso un ripensamento della gestione di impiegati e cittadini. Che si stia avviando davvero un Ppr, Public Process Reengineering?

Da oggi ciascun maggiorenne italiano può richiedere la casella Pec, prima seguendo le istruzioni su Postacertificata.gov.it, poi attivandola mostrando documento e codice fiscale in un ufficio postale. Grazie alla posta certificata, dedicata esclusivamente ai rapporti con il settore pubblico, si può avere con la PA un dialogo elettronico che sostituisce code e raccomandate e rende possibile misurare e verificare la situazione interna.
“È un servizio che Gordon Brown, primo ministro inglese, spera di attivare nei prossimi anni, mentre in Italia già c’è”, ha detto Renato Brunetta, Ministro per la PA, nella presentazione dell’avvio dell’annunciato servizio, sviluppato con Poste e Telecom. “È la prima applicazione e-government mondiale di queste dimensioni”, ha commentato Massimo Sarmi, Ad Poste Italiane.
Anche se teoricamente disponibile per i circa 50 milioni di maggiorenni italiani, la PostaCertificat@ si pone l’obiettivo di coinvolgere in pochi mesi almeno 10 milioni di cittadini.
Il Ministro ha reso disponibile online la presentazione della sua presentazione con ulteriori dettagli.
Gli indirizzi Pec per colloquiare con la PA saranno pubblicati on-line e già oggi è disponibile un elenco.
La casella Pec mette a disposizione da 500 MB gratuiti, ed eventualmente raddoppiabili: è una dimensione che dovrebbe contenere l’intero carteggio tra cittadino medio e PA. Gran parte delle Amministrazioni – tra il 50 e il 70% a seconda del settore – hanno almeno una casella Pec già attiva, il che oggi è spesso di utilità minima, benaugurante in attesa che ce ne sia una per ogni ufficio protocollo.

A Roma è già attiva
La Pec è oggi una proposta di struttura che si spera si spanda in tutta Italia, penetrando in profondità nel sostrato della PA. Non si tratta di una cosa nuova, poiché sul territorio nazionale esistono moltissimi esempi di amministrazioni che dialogano con il cittadino su moltissimi servizi e spesso anche in modo avanzato, ma queste esperienze sono legate al territorio. La Pec, in quanto strumento identico ovunque, lascia sperare che possa via via inglobare gli altri servizi locali e renderli applicabili un po’ ovunque sul territorio: “abbiamo 2.500 agenti al lavoro con le PA locali”, ha detto Gabriele Galateri, presidente di Telecom Italia.
Il Comune di Roma è stato tra i primi ad attivare questo nuovo servizio, annunciato in conferenza stampa dal sindaco Gianni Alemanno. Il sito è già on-line e funzionante per la richiesta di certificati anagrafici senza bollo; tra un mese sarà la volta dell’Avvocatura e via via di altri servizi. Il “certificato” cartaceo, anche se ricevuto in copia, sarà effettivamente il file contenuto nel data center e verrà identificato da un numero condivisibile in posta elettronica con altre entità coinvolte.

Anche senza PC
Bisogna ricordare che la Pec è un sistema che evita gli spostamenti fisici dei cittadini agli uffici pubblici e postali e che rende certa la consegna della mail, identificando il ricevente almeno per funzione. Il sistema sarà completo quando raggiungerà tutti gli uffici protocollo o equivalenti e una decina di milioni di cittadini, e da lì sarà migliorabile con servizi aggiuntivi, in primis il pagamento di bolli o tasse.
Per la PA ricevente, una e-mail che richiede informazioni e servizi non implica automaticamente il soddisfacimento di quella richiesta. Nonostante la legge vigente, infatti, perché il flusso dia i risultati sperati sarà necessario un profondo cambiamento dei processi e dell’attitudine dei dipendenti della PA.
Infine va fatto notare che la Pec opera attraverso il personal computer, ma poiché non tutti lo usano c’è necessità di altri canali. Infatti i servizi di dialogo con la Pa funzioneranno a breve anche su cellulare tramite Vivifacile, al telefono fisso tramite Linea Amica  e più avanti anche attraverso l’interattività della Tv digitale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome