La Java Tools Community perde colpi

La comunità degli sviluppatori Java sembra vivere un momento difficile.

24 giugno 2004

La JavaOne 2004, conferenza che apre i battenti a San Francisco la prossima settimana, vedrà una ridotta presentazione ufficiale della Java Tools Community.
Il gruppo di vendor si è costituito a gennaio con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità tra i diversi tool Java.

In occasione dell’evento, Jtc annuncerà i nomi dei nuovi partecipanti al gruppo, che annovera tra i fondatori Sun, Bea Systems, Oracle e Sas.

L’organismo collabora con la Java Community Process (Jcp) allo sviluppo di una foundation comune per la miriade di tool che affollano il mercato. Tuttavia, i risultati ottenuti dal Jtc finora, fanno presagire che il progetto si sia risolto in una mera iniziativa di marketing.

Jtc era stato presentato un mese prima dell’annuale user conference di Eclipse. Ibm, tuttavia, sembra essere già riuscita a creare consenso intorno alla piattaforma in questione, nata per collegare diversi strumenti di sviluppo (Java e non), in un framework comune. Creata nel novembre del 2001, lo scorso febbraio è stata ufficialmente presentata la Eclipse Foundation, la comunità open source che, la scorsa settimana, ha rilasciato la versione 3 dell’Ide di Eclipse.

A complicare ulteriormente il quadro ci sono alcune iniziative come il progetto Beehive, l’apertura alla comunità open source di Bea Systems.

“Il mercato Java è, oggi più che mai, frammentato – ha chiarito Shawn Willett, principal analyst di Current Analysis -. Ci sono, infatti, diversi organismi Java tra loro in competizione per la promozione di diversi standard de facto”.

Anche se non c’è dubbio che i vendor Java si presenteranno facendo fronte comune contro Microsoft alla JavaOne, è altresì chiaro che gli sviluppatori richiedono tool migliori e più facilmente integrabili.
Il rischio, in nel caso in cui non vedranno soddisfatte le proprie richieste, è la diserzione sul campo dei supporter di Java, in favore di .Net.

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