La grande svolta di Palm

Dal prossimo anno la società proporrà un Treo con sistema operativo Windows Mobile, al posto del tradizionale Palm Os. Un cambiamento necessario.

La notizia dell’accordo che da ieri sera vede in qualche modo
unite Palm e Microsoft
non può essere definita certo un fulmine a ciel
sereno.
Inattesa forse sì, ma solo in termini di tempo, perché in realtà i segnali che lì si sarebbe andati a parare c’erano tutti, fin dalla scorsa primavera.

Gli ultimi trimestri hanno
visto Palm segnare il passo, compressa da un lato dal fenomeno
dell’emergente Rim, che con il suo Blackberry e le sue soluzioni di push mail ha
rappresentato e continua tuttora a rappresentare “il” fenomeno della
mobility per il mercato dei professionisti; dall’altro dalla piattaforma Windows
Mobile – declinazioni verso smartphone incluse
– che non solo raccoglie consensi presso un numero sempre più ampio di operatori e clienti, ma può contare su una stretta integrazione con le soluzioni d’impresa.

I due fenomeni contingenti e concomitanti rischiavano e
rischiano di mettere a repentaglio ciò che di più prezioso Palm ha in questo
momento a listino: il Treo, eredità ben valorizzata dell’acquisizione di
Handspring di pochi trimestri fa

.


Treo è un dispositivo che si colloca sullo stesso segmento di mercato dei Blackberry e degli smartphone e che ha come mercato d’elezione sia il professionista, sia le imprese.
Ma per poter sfondare davvero nel mondo delle aziende ha bisogno di qualcosa di più della compatibilità con le applicazioni Windows.

I primi segnali di un avvicinamento di
Palm a Microsoft si sono visti nel corso dell’inverno, quando le due società
annunciarono un accordo di collaborazione in area Exchange
Server

, per meglio integrare i servizi di posta elettronica.


E in primavera, mentre Palm Os gradualmente perdeva i suoi licenziatari, si consumava anche la separazione consensuale tra PalmSource e Palm: strade e destini separati. A Palm l’onore del marchio. A PalmSource l’onere di ritrovare una via, magari verso Linux, come sta in effetti cercando di fare.


Formalmente libera da vincoli, Palm sta ora cercando la strada per uscire dall’impasse, valorizzando al massimo il Treo.
Ed è chiaro che un Treo con sistema operativo Windows Mobile ha un appeal diverso per quel mercato la quale intende rivolgersi.


Palm rassicura gli affezionati: Windows solo per il Treo, promette.
Ma intanto il calumet della pace è
stato acceso.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome