La fattura elettronica? È facoltativa

Il Consiglio dei Ministri ha approvato i tre decreti attuativi della riforma fiscale. Si tratta del decreto legislativo sulla trasmissione telematica delle operazioni Iva e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori elettronici (fatturazione elettronica); del decreto concernente misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese e di quello recante disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente.

Il primo decreto legislativo introduce misure volte a incentivare, mediante la riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti, l’utilizzo della fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, nonché di adeguati meccanismi di riscontro tra la documentazione per quanto riguarda l’Iva e le transazioni effettuate.

La misura si rivolge a tutti i soggetti passivi Iva e introduce incentivi, in termini di riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili, a vantaggio delle imprese che la utilizzano.

L’utilizzo della fatturazione elettronica è facoltativo. Il decreto prevede, in via opzionale, a decorrere dal 1° gennaio 2017, l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate di tutte le fatture emesse e ricevute. Si potrà quindi disporre di un lasso di tempo congruo per predisporre l’infrastruttura tecnologica. Per agevolare le imprese nell’uso del nuovo strumento telematico, l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile gratuitamente, a decorrere dal 1° luglio 2016, il servizio base per la predisposizione del file contenente i dati della fattura e il suo invio.

Importanti novità riguardano anche le modalità nuove e semplificate per i controlli fiscali, che potranno essere effettuati, anche ‘da remoto’,  riducendo così gli adempimenti dei contribuenti ed evitando di ostacolare il normale svolgimento delle attività. Viene poi esclusa la duplicazione nella richiesta di dati.

Per tutti i soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi (essenzialmente il settore del commercio) è prevista la facoltà di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi, in sostituzione degli obblighi di registrazione. L’opzione ha effetto per cinque anni e si estende di quinquennio in quinquennio. In sostanza si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali. Resta comunque fermo l’obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente (necessaria ad esempio per attivare una garanzia, o per dimostrare un avvenuto acquisto)

Per i soggetti che scelgono di avvalersi della fatturazione elettronica vengono meno gli obblighi di comunicazione relativi al cosiddetto ‘spesometro’ e alle ‘black list’. Inoltre, beneficiano di rimborsi Iva più veloci.

Il Decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese intende invece rafforzare il ruolo che il fisco deve svolgere a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, ridurre i vincoli alle operazioni transfrontaliere e creare un quadro normativo quanto più certo e trasparente per gli investitori.

Tra le principali novità figura l’introduzione di accordi preventivi per le imprese con attività internazionale. L’obiettivo è di conferire maggiore organicità alla disciplina del ruling di standard internazionale (accordi fiscali, di natura preventiva, aventi a oggetto diverse fattispecie di rilievo transnazionale) e creare un contesto di maggiore certezza per gli operatori.

Il decreto introduce anche l’istituto dell’interpello per le società che effettuano nuovi investimenti, per dare certezza in merito ai profili fiscali del piano di investimenti che si intende attuare.

Per l’accesso all’istituto è prevista una soglia minima di 30 milioni di euro per l’investimento, che può consistere anche nella ristrutturazione di imprese in crisi qualora ci siano effetti positivi sull’occupazione.

Il Decreto legislativo riguardante disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente ha invece la finalità di rafforzare la certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente in materia di abuso del diritto ed elusione fiscale, raddoppio dei termini per l’accertamento e tax compliance.

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