Home Aziende Wolters Kluwer La crisi d’impresa. Quanto è frequente, cosa si può fare.

La crisi d’impresa. Quanto è frequente, cosa si può fare.

È evidente che la crisi di un’impresa dipende da mille variabili anche indipendenti dall’impresa stessa, ma esistono strumenti che offrono visioni precoci. Il ruolo fondamentale delle tecnologie digitali e dei consulenti dell’impresa.

Se si considera la crisi come una situazione di difficoltà economica che può portare all’interruzione delle attività e alla chiusura dell’impresa, allora il numero delle PMI entrate in crisi in Italia nel 2023 è stimato in circa 10.000, basandosi sui dati del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha registrato un aumento di oltre il 15% delle procedure concorsuali nel primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Considerando invece la crisi come una situazione di difficoltà economica che può portare a un cambiamento strutturale nell’impresa, allora il numero di PMI in questa situazione nel 2023 è molto più elevato. Secondo il Rapporto regionale PMI 2023 di Confindustria, la quota di PMI in perdita è passata da poco più del 12% del 2021 a quasi il 28% del 2022. Questo significa che circa 44.000 PMI italiane sono trovate in una situazione di difficoltà economica che minacciava un cambiamento strutturale nell’impresa, come un ridimensionamento, una cessione o una chiusura.

Dunque registriamo un numero di PMI entrate in crisi in Italia nel 2023 davvero elevato e si stima che possa continuare a crescere nel corso dell’anno per molteplici cause, conflitti, crisi energetica, inflazione.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI), entrato in vigore a metà luglio dell’anno scorso, è uno strumento di valore e che può aiutare nel prevenire le crisi nelle PMI principalmente incoraggiando la prevenzione e fornendo un accesso più facile agli strumenti di regolazione della crisi.

Il CCI pone l’accento sulla prevenzione delle crisi, piuttosto che sulla loro gestione. Il sistema di allerta e gli strumenti di regolazione della crisi sono progettati per aiutare le imprese a identificare e affrontare i problemi finanziari prima che diventino una crisi.

Il CCI rende più facile per le PMI accedere agli strumenti di regolazione della crisi. Ad esempio, il concordato preventivo è ora disponibile anche per le PMI, a condizione che soddisfino determinati requisiti.

È evidente che il CCI non può garantire che le crisi vengano evitate, ma le tecnologie digitali e le professionalità che affiancano le PMI possono portare ad affrontare il momento di difficoltà con maggiore cognizione di causa e, forse, con maggiore serenità.

Genya CFO di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia è uno strumento efficace per la prevenzione delle crisi aziendali. Offre una serie di funzionalità che possono aiutare le aziende a identificare i segnali di avvertimento precoci di crisi, a migliorare la loro gestione del rischio e ad attuare misure per affrontare le crisi.

Oltre a favorire la valutazione del rischio, Genya CFO può aiutare le aziende a sviluppare e implementare piani di crisi. Wolters Kluwer ha sviluppato un software cloud-based, che può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo con una connessione Internet. Questo lo rende accessibile a qualunque azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni o dalla sua posizione. Genya CFO è definitivamente uno strumento efficace che può aiutare le aziende a prevenire le crisi e migliorare le loro prospettive di successo.

Il commercialista, che tradizionalmente è il professionista più vicino all’imprenditore, può essere il valore aggiunto nell’individuazione e nella gestione dei periodi di difficoltà grazie alla sua capacità analitica e alla sua esperienza. È il commercialista che, grazie a Genya CFO, può aiutare l’azienda ad implementare la soluzione e a raccogliere i dati necessari per l’analisi. È sempre il commercialista che può aiutare l’azienda a comprendere i risultati dell’analisi e a identificare i segnali di avvertimento precoci di crisi.

Insieme all’azienda è ancora il commercialista che sviluppa e implementa piani di crisi e affianca l’azienda nella selezione delle funzionalità di Genya CFO più adeguate all’instradamento per la risoluzione del problema.

Il ruolo del commercialista nell’utilizzo di Genya CFO è quindi fondamentale per garantire che il software venga utilizzato in modo efficace e che l’azienda possa beneficiare di tutti i suoi vantaggi.

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