Come l’osservabilità può trasformare le infrastrutture IT basandosi sui dati: monitoraggio infrastrutturale, gestione delle performance applicative e business analytics

Nelle complesse architetture dei sistemi IT e negli ambienti cloud il monitoraggio e la gestione di quanto accade si fanno sempre più complessi. Oggi l’osservabilità è un prezioso aiuto per i team IT e DevOps, perché permette di capire meglio cosa succede dentro questi sistemi complicati.

Cos’è l’osservabilità?

L’osservabilità, nel contesto dell’IT e del cloud computing, si riferisce alla capacità di misurare lo stato attuale di un sistema basandosi sui dati che genera, inclusi log, metriche e tracce.

Negli ultimi anni, l’osservabilità ha acquisito un’importanza significativa a causa dell’aumento della complessità degli ambienti cloud native. Inoltre, per il fatto che man mano che questi ambienti diventano più intricati, diventa di riflesso più complesso individuare le possibili cause alla base di un problema o un’anomalia.

L’osservabilità IT si basa sull’acquisizione e sull’analisi di un’ampia gamma di dati provenienti dal sistema, inclusi registri di sistema, metriche di performance, eventi di rete e altro ancora.

Questi dati vengono poi elaborati e analizzati per ottenere una visione chiara e dettagliata dello stato del sistema e delle sue componenti, consentendo la rilevazione tempestiva di problemi e anomalie, la diagnosi delle cause di eventuali malfunzionamenti, il monitoraggio delle prestazioni del sistema e l’ottimizzazione delle risorse.

A chi è utile l’osservabilità?

L’osservabilità è un concetto trasversale che interessa una vasta gamma di aziende, ma le native digitali, i settori altamente regolamentati e le imprese in fase di transizione digitale possono trarre particolari vantaggi dall’implementazione di pratiche di osservabilità avanzate. Si tratta spesso di grandi organizzazioni che, per gestire efficacemente ambienti sempre più distribuiti e complessi, devono adottare strumenti e metodologie di lavoro che favoriscano la collaborazione tra i diversi team interni e gli eventuali fornitori esterni.

Aziende native digitali

Le aziende nate nel mondo digitale sono spesso le prime ad adottare tecnologie avanzate e complesse, come architetture cloud e microservizi. Per queste aziende, l’osservabilità è fondamentale per monitorare le prestazioni dei loro servizi digitali e garantire un’esperienza utente ottimale.

Settori altamente regolamentati

Le aziende che operano in settori come quello bancario, finanziario e sanitario sono soggette a regolamentazioni rigorose e devono garantire la sicurezza e la conformità normativa dei loro servizi digitali. L’osservabilità può aiutare queste aziende a monitorare e documentare le loro operazioni per soddisfare i requisiti normativi.

Imprese tradizionali in transizione digitale

Anche le aziende tradizionali che stanno evolvendo verso modelli di business digitali devono prestare particolare attenzione all’osservabilità. Queste aziende devono monitorare la transizione verso nuove tecnologie e garantire che i loro sistemi legacy e digitali interagiscano in modo fluido e affidabile.

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Quali sono i fattori che contribuiscono all’aumento della complessità dei sistemi IT?

L’aumento della complessità nelle infrastrutture e nei sistemi IT delle aziende è strettamente correlato a diversi fattori che rendono indispensabile l’applicazione dell’osservabilità. Tra questi fattori, è possibile elencare i seguenti:

Diversificazione delle infrastrutture

Le aziende spesso utilizzano una combinazione di infrastrutture on-premise, public e private cloud, oltre a servizi di terze parti. Una diversificazione che può portare a complessità nella gestione e nell’integrazione dei vari ambienti, richiedendo una maggiore visibilità per comprendere meglio le prestazioni e l’affidabilità dei sistemi.

Multicloud e utilizzo di provider diversi

Con l’adozione di soluzioni multicloud, le aziende utilizzano più fornitori cloud per sfruttare al meglio le funzionalità e i prezzi offerti da ciascun provider. Ma, anche in questo caso, la gestione di più ambienti cloud con diversi strumenti di monitoraggio può risultare complicata, rendendo essenziale l’osservabilità per ottenere una visione unificata e completa dell’infrastruttura IT.

Integrazioni tra infrastrutture diverse

Le aziende devono spesso integrare le proprie infrastrutture con sistemi di terze parti, con realtà acquisite o con partner commerciali. Integrazioni che possono portare a problemi nella compatibilità dei dati, nella sicurezza e nella visibilità delle prestazioni, che possono essere evidenziate e affrontate attraverso le pratiche di osservabilità.

Quali sono i componenti chiave dell’osservabilità?

I tre pilastri dell’osservabilità sono i log, le metriche e le tracce. Questi tre output di dati forniscono differenti approfondimenti sulla salute e sulle funzioni dei sistemi in ambienti cloud e microservizi.

I log forniscono dettagli su eventi ed errori, le metriche danno valori quantitativi sulle prestazioni mentre le tracce garantiscono la visibilità sul percorso di una richiesta attraverso l’intero sistema.

Questi tre componenti messi a sistema possono fornire una visione completa e dettagliata dei sistemi, consentendo alle aziende di identificare e risolvere rapidamente eventuali problemi che possono influenzare le operazioni aziendali.

Cosa sono i log?

I log sono registrazioni archiviate o storiche degli eventi e degli errori di sistema, e possono essere di diverse tipologie: testi semplici, binari o strutturati con metadati. Tipicamente, ogni attività che avviene nelle applicazioni e nei sistemi genera un log con dettagli che includono il timestamp, il tipo di evento e l’ID della macchina o dell’utente.

I log forniscono una registrazione dettagliata degli eventi e degli errori, consentendo agli sviluppatori e agli operatori di sistema di comprendere meglio ciò che è accaduto in un determinato momento. Questi dati possono essere utilizzati per il debugging, l’analisi delle prestazioni e il monitoraggio dell’integrità del sistema.

Cosa sono le metriche?

Le metriche sono valori quantitativi che aiutano ad analizzare le prestazioni nel tempo, fornendo preziosi insight sui sistemi e sulle prestazioni. Ad esempio, possono includere indicatori chiave di prestazione (KPI), l’utilizzo della CPU, il tempo di risposta e il tasso di errore di una certa componente. Esse possono essere campionate, riassunte, correlate e aggregate in modi diversi, rivelando informazioni sulle prestazioni e sulla salute del sistema.

Monitorare le metriche in tempo reale e analizzare i dati storici consente alle aziende di identificare modelli e tendenze nel tempo, stabilendo una base di confronto per le prestazioni “normali” (i valori di riferimento) e fissando obiettivi per il futuro.

Cosa sono le tracce?

Le tracce (spesso indicate con il termine inglese “trace”) forniscono visibilità sul complesso percorso di una richiesta mentre attraversa i sistemi. Sono particolarmente utili per comprendere il ciclo di vita di una richiesta in un sistema distribuito come un’architettura a microservizi. Le tracce permettono di identificare il percorso seguito da una richiesta attraverso il sistema e di individuare eventuali punti di rallentamento o problemi lungo il percorso.

Analizzando i dati delle tracce, è possibile ottenere informazioni preziose sulle prestazioni complessive, i tempi di risposta, i tassi di errore e il throughput, consentendo di intervenire tempestivamente su potenziali problemi prima che influenzino l’esperienza dell’utente.

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Osservabilità e Monitoraggio: differenze e punti in comune

Riuscire a capire quando qualcosa non funziona lungo la catena di distribuzione di un’applicazione è fondamentale per identificarne la causa e correggerla prima che possa interferire con il business dell’azienda. Il monitoraggio e l’osservabilità affrontano lo stesso problema da due fronti diversi: il monitoraggio dà consapevolezza della situazione, mentre l’osservabilità aiuta a individuare cosa sta succedendo e cosa fare al riguardo. Due approcci diversi che, se utilizzati in maniera complementare, possono dare un concreto aiuto al miglioramento dei risultati aziendali.

Qual è la differenza tra Monitoraggio e Osservabilità?

La principale differenza che il monitoraggio si occupa della raccolta, analisi e utilizzo delle informazioni per tracciare il progresso di un programma verso i suoi obiettivi, concentrandosi su metriche specifiche. Al contrario, l’osservabilità si riferisce alla comprensione dello stato interno dell’intero sistema attraverso l’analisi dei dati che esso genera, come log, metriche e tracce.

In altre parole, il monitoraggio cattura e visualizza dati, mentre l’osservabilità analizza lo stato di salute del sistema esaminando i suoi input e output. Un sistema è considerato osservabile se fornisce dati utili sul suo stato interno, consentendo di individuare la causa radice dei problemi in modo più efficace.

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